Una sera dello scorso anno ho proposto al proprietario di questo blog, il Signor Ponza, di affidarmi l’eventuale cronaca di questo bellissimo programma che ormai da tredici settimane ci accompagna ogni lunedì. Come se il lunedì non facesse già abbastanza schifo. Questa bella avventura giunge al termine questa sera quando finalmente Alessia Marcuzzi dichiarerà quale tra i concorrenti rimasti in gara si aggiudicherà il montepremi di duecentocinquantamila euro. Io sono Fabry, sono un blogger affermato che scrive di tutto un po’, seguitemi su Facebook e Twitter per rendervi conto di quanto non serva avere talento per avere successo.
La puntata si apre con un momento toccante, un appello accorato alla campagna #BringBackOurGirls atta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rapimento di duecento ragazze nigeriane per mano di un gruppo di terroristi. Né questo blog e né tantomeno il Grande Fratello sono luoghi degni per parlare di cose del genere, ma forse per questo motivo parlarne non ci fa che bene. Date un’occhiata al link che vi ho messo e spargete la voce con i vostri amici.
Torniamo al programma per accogliere l’ospite di punta di questa finale: Gerry Scotti. Se queste sono e premesse io cambio canale e metto le repliche de La Signora in Giallo. Segue un filmato che racconta l’esperienza di tutti gli eliminati precedenti, bello e avvincente come i documentari sui gatti che mangiano le proprie feci. Un commento a caldo dalla rete:
Sembra un elogio funebre! #GF13
— Cecè! (@Cexce) 26 Maggio 2014
Proseguiamo con una delle bastardate che hanno contraddistino questa edizione del Grande Fratello: Samba e Angela, che non sono finalisti ma che sono convinti di esserlo, vengono messi di fronte alla dura realtà. Uno tra loro deve abbandonare la casa, in particolare Angela è veramente basita e io ci godo tantissimo.
sbaglio o storia della tv questa doccia fredda gelata? #GF13 — Alessandro Casalani (@ilCasalani) 26 Maggio 2014
Sarebbe bello riuscire a fornirvi una cronaca puntuale e precisa, ma il sottoscritto non possedendo un apparecchio televisivo, perché di pagare il canone RAI anche levati, si deve affidare agli streaming non totalmente legali e che ovviamente funzionano come il pacemaker di mia nonna morta. Tra uno streaming e l’altro mi accorgo della tragedia che si sta consumando su Canale 5 in questo momento: il verdetto è arrivato, finalmente scopriamo insieme chi è l’ultimo finalista del Grande Fratello.
Angela deve abbandonare la casa
Dunque, io non ho mai nutrito forte stima per Samba, l’ho sempre trovato un filo costruito e montato ma sono felice che sia riuscito a dare il benservito a quella cavalla pezzente di Angela. La nostra amica di Rozzano, che è già tutto un programma, si è divertita in questi mesi a fare solo una cosa: essere brutta e molesta. Non capisco i fan della signora dai denti sporgenti, non so proprio cosa ci trovino di simpatico in lei. Un caro amico di twitter riassume magistralmente il mio pensiero:
Ciao Angela. Insegna agli angeli quanto si può essere un roito. #GF13 — Frangè! (@francio987) 26 Maggio 2014
Rivediamo insieme i provini dei finalisti e proprio in un angolo dello schermo si vede un puntino bianco, una piccola luce che spicca tra tutto il resto, quello è proprio il cazzo che me ne frega. Approfitto di questo momento di grande intensità narrativa per ricordarvi che se siete possessori di uno smartphone e di un tablet potete scaricare la mia personalissima applicazione che vi manderà una gentile notifica ogni qual volta un mio nuovo post verrà diffuso nell’internet. L’ha scaricata anche Chiara Ferragni, non vedo perché non possiate farlo anche voi. Se questi post più che un racconto della puntata vi sembrano uno spot al sottoscritto avete capito tutto.
Tornando a noi, Gerry Scotti è entrato nella casa e io penso subito a quando l’ho incrociato all’Annabella Café e gli ho raccontato di quanto noi pavesi siamo orgogliosi di lui, soprattutto quando lo vediamo fare le pubblicità per il Riso Scotti. Poi non so come, inspiegabilmente, quando ho cominciato a raccontargli che vado in camporella proprio davanti lo stabilimento della Riso Scotti se ne è andato. Che cafone! Vi risparmio sulla porcheria che vede i concorrenti rimasti in gara cimentarsi in una specie di talent con Scotti nelle vesti di, guarda caso, presentatore. Momenti di altissima televisione che continuo a chiedere perché non abbiano speso altri soldi per fare una nuova edizione de La Talpa. Questa sera, se possibile, la puntata è ancora più lenta del solito. Mentre io lavavo tutti i piatti del week end, c’è la crisi e bisogna risparmiare, non è successo assolutamente nulla in studio. Come da copione siamo alla finale e notoriamente la finale è la puntata meno avvincente di un reality, perché tolta la vittoria non succede mai una beata fava. Prendiamoci quindi qualche momento per tirare le somme di questa tredicesima e poco fortunata edizione del Grande Fratello.
Sono lontani i tempi in cui il Grande Fratello faceva dieci milioni di ascolti, è lontana anche quel tipo di televisione ormai frammentata tra i vari canali del digitale terrestre e le televisioni a pagamento come SKY. Lungi da me voler fare l’Aldo Grasso del caso, ma mi sorge un amletico dubbio: nel panorama televisivo attuale c’è ancora spazio per il Grande Fratello? Abbiamo ancora bisogno di spiare le vite di quindici sconosciuti in un momento storico in cui, grazie all’avvento dei social network, la vita di chiunque può essere guardata? Onestamente preferisco passare il mio tempo libero facendo altro, tipo fare stalking sulla gente manza di Instagram, piuttosto che prendere visione dei giochetti psicologici di quattro disagiati. Volete poi farmi credere che le sfuriate che si vedono quotidianamente in tutti i talk show non bastano a sedare la nostra fame di cattiveria e che dobbiamo anche stare a sopportare gli autori del Grande Fratello pilotare i litigi nella casa? Ve lo dico io, anche no. Eppure anche questa edizione non è andata male, con una media di cinque milioni di telespettatori a puntata il padre di tutti i reality si assesta su quello che potremmo definire un moderato successo, niente a che vedere coni risultati del Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni. Quello che sfugge a chi comanda a Mediaset è che siamo stufi di vedere gente messa in castigo nella cantina o nel più vintage tugurio, che ce ne fotte se Tizio ha nominato Caio, che a noi proprio non importa se questo o quello hanno litigato con la mamma. E che invece sì, noi vogliamo proprio vedere tutto questo. Gli italiani sono un popolo di poeti e vivono in una perenne antitesi che li porta a guardare quello che odiano, a scappare da quello che amano e a mangiare quello che fa ingrassare. Per questo e per altri motivi il Grande Fratello sarà sempre un programma seguito, perché a noi piace farci i cazzi degli altri. Parlando di cose più pratiche vorrei sottolineare l’importanza che ha avuto in certi momenti l’opinionista di questa edizione, l’unica e sola Vladimir Luxuria, che con la sua lingua biforcuta ha sapientemente instradato i ragazzi verso litigi che hanno rallegrato talvolta i nostri lunedì sera. La durata delle puntate invece è un disastro, non si può reggere che un programma del genere duri quasi quattro ore nel giorno dopo il weekend quando sono tutti notoriamente più di là che di qua. Credo che sia possibile confezionare qualcosa di decente anche con un’ora in meno, ma io non faccio l’autore televisione ne tantomeno il critico quindi magari sto solo dicendo cazzate. In ultima analisi vorrei spendere due parole per la Marcuzzi: non sono cosa abbia spinto Pierisivlio ad affidare anno fa il programma, forse c’era il desiderio di dare allo show una vena più pacata e meno caciarona, un’impronta più semplice e genuina che si discostava dalla precedente conduzione della D’Urso. Quello che volete, ma la Marcuzzi dentro al Grande Fratello sta bene come me a Piazza Affari. Non che non sia, a mio avviso, capace di condurre un programma, e non che io non le voglia bene dai tempi di Colpo di Fulmine in cui correva come una disperata per le vie delle città, ma questo genere di programmi per me non le si addice. Detto questo, cari amici del blog più copiato d’Italia, vi ho attenzionato di molte cose su cui riflettere questa estate, fatelo e fatemi sapere cosa ne pensate commentando questo post o mandandomi la vostra opinione alla mail fabry@signorponza.com dove un attento team di stagiste selezionerà gli interventi più sensati e provvederà ad ignorarli come è giusto che sia.
Direi che del resto della puntata proprio non ci interessa, anche perché di Chicca che rivede i suoi cani potremmo fare decisamente a meno, ci limitiamo quindi a consegnare al web la notizia che tutti aspettano da mesi, il nome del vincitore di questa edizione.
Mirco vince la tredicesima edizione del Grande Fratello!
(Sono nero)
Grazie a tutti quelli che sono passati su queste pagine, capitandoci per puro caso a volte, e per avere reso questi post i più letti del periodo che io boh, allora è vero che vi piacciono le cose brutte! Grazie a Trash Italiano da cui prendiamo sempre in prestito le GIF e che spesso ha riempito vuoti incolmabili su questo blog. Grazie a Signor Ponza che ha creduto in me ancora una volta, permettendomi di aprire le danze del blog con i miei post ogni settimana. Ci vediamo presto su queste pagine, giovedì con la puntata finale di Romeo’s Anatomy, e dalla settimana prossima con una preziosa novità che mi riguarda e un gradito ritorno. Per saperne di più non vi resta che chiudere il blog di River e aprire più spesso questo blog. A proposito, #coinquilinoetero e invece caro River.
Il post Grande Fratello – Finale: Ha vinto comunque l’astensionismo, scritto da Fabry, appartiene al blog Così è (se vi pare).