Grande ottorino

Creato il 17 agosto 2012 da Renzomazzetti

CIELO.

 Ottorino il pane se lo suda fin da bambino. Il suo corpo secco e curvo, allenato dal duro lavoro è diventato d’acciaio. Non esiste manovale che lo eguagli nel trasporto della calcina e dei mattoni. Mentre lavora canta: ”Quando muore un prete gli suonano le campane, quando muore un papa gli cantano il miserere, quando muoio io non voglio le campane, non voglio il miserere, ma la bandiera rossa della rivoluzione”. Ottorino una sera rimane seduto davanti al piatto della minestra con i gomiti puntati nella tavola della cucina e la testa appoggiata sulle mani chiuse. Aveva da tempo predisposto e lasciato detto: la bara foderata di raso rosso, il vestito di colore rosso, la camicia di colore rosso, la cravatta di colore rosso, le scarpe di colore rosso, la bandiera di colore rosso, la tessera del Partito tra le mani nei guanti di colore rosso, la banda, in uniforme di colore rosso, suona ininterrottamente ”BANDIERA ROSSA” Il tramonto di colore rosso, rosso vivo, illumina tutto il cimitero. (Ricordo da un racconto di Tirella).

C  A  S  O  T  T  I

Rosso Casotti:

Località denominata Piccola Russia.

Donne uomini bambini giovani

religiosi diversamente abili

vecchi vissuti anziani

cani gatti passerotti

tutti proprio tutti

tutti rossi.

Rosso colore

rosso sangue ibernato

sempre rosso

rosso vivente pulsante.

Rosso

rosso sangue

di schiavi di ogni epoca

di lavoratori contadini geni

di poeti scrittori intellettuali

di Patrioti della Patria

di Partigiani della Liberazione

di Anticapitalisti dell’Uguaglianza.

Rossi

tutti rossi con rosso vessillo

guardano con rossi occhi

pieni di rosse lacrime

verso il rosso levante

dell’avvenire che sempre risorge

rosso.

-Renzo  Mazzetti-

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