20 milioni di spesa effettiva sui 105 disponibili potenzialmente grazie ai finanziamenti europei: è questo il bilancio amaro del Grande Progetto Pompei in questo momento. La certificazione inappellabile che rende palese un fatto: l’impossibilità di impiegare a pieno (entro la fine del 2015) le risorse concesse dall’Unione Europea nel 2012 per le opere di restauro dell’importante sito archeologico.
Risulta praticamente impossibile spendere tutte le risorse a disposizione del Grande Progetto Pompei entro fine anno (come era previsto nell’ambito della programmazione UE 2007-13 al fine di evitare il cosiddetto “disimpegno dei fondi”). “Una stima della spesa complessivamente conseguibile sino a dicembre 2015 – afferma la Direzione generale del Grande Progetto nella sua relazione semestrale – ammesso che tutti i lavori e le altre attività riescano a osservare le previsioni contrattuali, senza incontrare alcuna difficoltà o rallentamento, si aggira su 40 milioni di euro. Di conseguenza, alla data del 31 dicembre 2015 non potrà essere materialmente speso l’intero importo del finanziamento europeo, pur essendosi provveduto a bandire detto importo”.
L’unica possibilità per completare le opere previste a questo punto? Cercare di ottenere la prosecuzione “a scavalco” del Grande Progetto Pompei, al fine di spalmarlo sulla nuova programmazione comunitaria (Fesr 2014-2020).
Analizzando l’ultimo resoconto sullo stato di avanzamento del Grande Progetto, pubblicato lo scorso 5 agosto scorso (relativo ai dati aggiornati al 30 giugno) erano state bandite (o preavvisate) gare – considerando i 5 piani che compongono il progetto (Opere, Conoscenza, Capacity building, Sicurezza, Fruizione e valorizzazione) – per circa 130,2 milioni di euro e sono state aggiudicate definitivamente gare per complessivi 104,9 milioni. Va detto però che fino ad ora sono stati conclusi i lavori di solo cinque cantieri (di cui quattro relativi al piano delle Opere) e completate altre cinque attività. In corso ci sono 32 cantieri e 7 attività.
Nelle scorse settimane il Comitato dell’UNESCO aveva favorevolmente preso atto dei progressi compiuti dal Governo italiano nella conservazione e gestione del bene: per approfondire leggi l’articolo Grande Progetto Pompei: l’UNESCO dà il suo ok all’azione sul sito.
Ma ecco il report dei lavori conclusi sinora:
- opere di restauro architettonico e strutturale: per la Casa del Criptoportico;
- opere di restauro architettonico: Casa delle Pareti Rosse;
- opere di restauro degli apparati decorativi pittorici e pavimentali: Casa di D. Octavius Quartio detta di Loreio Tiburtino;
- interventi di consolidamento e messa in sicurezza: Casa della Fontana Piccola.