I timori degli ultimi giorni, i tremendi 6 minuti di attesa prima di avere la conferma che tutto era andato bene, avevano fatto temere di dover cambiare lo spirito della serata che si era programmata per il venerdì successivo all’accometaggio. Invece il successo e l’eco dell’impresa ha dato un’iniezione di entusiasmo ai ricercatori del gruppo DivA che hanno animato la serata.
La serata ha avuto una doppia anima, così come saranno d’ora in poi le serate dell’Osservatorio di Roma: un’attività rivolta agli adulti, agli appassionati di astronomia, e un evento AstroKids, in parallelo, per divertire insegnando, destinata ai bambini delle famiglie che vogliono godersi un evento culturale senza dover rinunciare a soddisfare le curiosità sia dei piccoli sia di mamma e papà.
I piccoli invece sono stati accolti nella Cupola Scozzesi, ormai divenuta il laboratorio didattico destinato a scolaresche e bambini. Qui hanno giocato imparando cosa sono le comete, come funziona Rosetta e quale sia il suo scopo, quanto tempo e quanti chilometri ha percorso prima di arrivare al rendez-vous con la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. Ogni bimbo ha costruito un modellino in cartoncino della sonda, gentilmente fornito dall’ESA insieme ad adesivi, tatuaggi e brochure di Rosetta e della sua sorellina minore Philae.
Alla fine della serata, una volta riuniti bambini e adulti, i ricercatori/attori dell’Osservatorio hanno intrattenuto i 150 ospiti con un mini spettacolo, interpretando tre scienziati pazzi alle prese con la costruzione di una cometa con i veri ingredienti. Ghiaccio secco, terra, acqua e addensanti segreti hanno reso possibile la creazione di una vera cometa dal vivo, dando anche la possibilità ai bambini di toccarla con le proprie mani, opportunamente protette, e di farsi un selfie con il modellino di Rosetta, costruito da loro, atterrato sulla cometa degli scienziati pazzi.
Per info sulle nuove iniziative: webdiva2.oa-roma.inaf.it
Fonte: Media INAF | Scritto da Francesco D'Alessio