Grandi Navi a Venezia, il sindaco Orsoni: “Abbiamo bisogno di un porto efficiente, compatibile, che guarda al suo futuro”

Creato il 24 luglio 2013 da Dreamblog @Dreamblog

Il dibattito sul passaggio delle grandi navi va affrontato subito, con urgenza. E con urgenza Venezia chiede l’applicazione del decreto Clini-Passera, chiede che si rispetti una legge dello Stato”.
Così, ieri pomeriggio, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha aperto il dibattito consiliare sulle Grandi Navi in vista dell’incontro ministeriale previsto sul tema giovedì 25 luglio a Roma. Orsoni, in un dibattito protratto fino a sera, ha ottenuto dal Consiglio comunale il mandato a rappresentare l’Amministrazione comunale al tavolo ministeriale.

Il sindaco ha ribadito l’urgenza di una decisione che tarda ad arrivare, e ha difeso il porto di Venezia quale “risorsa essenziale. “Guai – ha detto Orsoni – se pensassimo di dover rinunciare a quel che il porto, commerciale e passeggeri, offre a questa città oggi. Sono attività economiche che stanno nel nostro Dna e dobbiamo ragionare del modo affinchè si sviluppi, nel modo più compatibile con la struttura della nostra città.
La compatibilità – ha spiegato – non è solo un problema dei cittadini, ma è un problema che riguarda prima di tutto gli stessi operatori del Porto, i suoi imprenditori. Se vogliono fare davvero gli imprenditori e guardare avanti nel tempo, non possono stare fermi, puntare ad una portualità che si incentra sull’esistente e non guardare avanti, a qualcosa che si può sviluppare nel futuro.
Il problema – ha detto ancora – non è riparare ad una situazione divenuta insostenibile, ma trovare delle soluzioni, anche transitorie o temporanee, nella prospettiva di uno sviluppo compatibile con la città”.

Orsoni ha spiegato che l’idea di utilizzare Porto Marghera per lo sviluppo del porto passeggeri  era presente sin dal programma elettorale sul quale si è costruita la maggioranza di governo: “Lì c’è già scritto tutto, già da allora – ha ribadito Orsoni - avevamo bene in mente che la Marittima è una risorsa che andrà ad esaurirsi e che lo sviluppo della futura area metropolitana non può che incentrarsi verso la terraferma, verso Porto Marghera. E’ nostra convinzione non si debba necessariamente abbandonare la Marittima, che va sfruttata per gli investimenti che sono stati fatti, ma le navi debbono arrivare in un luogo dove possono essere accolte senza causare ulteriori danni all’ecosistema lagunare.

L’accesso – ha detto al Consiglio – può avvenire attraverso il Canale dei Petroli, per arrivare a Marghera, in luoghi oggi non dedicati alla portualità, accostandosi alle attività portuali in essere, senza dunque intaccarle, e usando i canali esistenti arrivare anche in Marittima senza passare per San Marco. Salvaguardando anche la Marittima stessa. Queste possibilità ci sono, vanno esplorate, senza scavare altri nuovi canali che presumibilmente potrebbero causare notevoli problemi nell’idraulica della Laguna.
Lo scavo del Canale Contorta Sant’Angelo, in una prospettiva futura, è un’opera a perdere, perché se lo sviluppo è verso Porto Marghera, quel canale risulterebbe inutile.
Anche se con prospettive di attuazione lontane – ha aggiunto - tutte le proposte alternative al passaggio in Bacino vanno comunque valutate seriamente. Dobbiamo con molta serenità affrontare questi temi, ma con l’obiettivo chiaro della salvaguardia dell’ambiente naturale. Chiediamo vi siano delle interlocuzioni non preconcette.

Non accetterò mai – ha aggiunto polemicamente – di sedermi ad un tavolo con qualcuno che mi dice: “la marittima non si tocca e dobbiamo arrivare lì a qualsiasi costo”. Sono disposto a ragionare su qualsiasi soluzione, purchè di fronte a me si siedano degli interlocutori o disposti a discutere con dati seri e certi”.

Il sindaco Orsoni ha ottenuto dal Consiglio il mandato a rappresentare l’Amministrazione comunale al tavolo ministeriale il 25 a Roma, “senza voler conflitti con l’imprenditorialità portuale, né con l’occupazione.
La posizione del Comune di Venezia deve essere chiara: abbiamo bisogno di un porto efficiente, che guarda al futuro, con prospettive di sviluppo serio.  Lo sviluppo del porto – ha concluso – è una priorità per questa Amministrazione”.

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