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Grandi nomi e qualche scoperta: al Festival ce n’è per tutti i gusti

Creato il 13 novembre 2013 da Molipier @pier78
Grandi nomi e qualche scoperta: al Festival ce n’è per tutti i gusti Sara Peluso Sara Peluso vedi altri articoli 13 novembre 2013 17:03 1 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 1 Flares ×

Tra i registi che sono una sicurezza e quelli un po’ meno sconosciuti, la rassegna continua con le sale sempre piene

Se Christian Bale è nel cast di un film di Scott Cooper, uno dei registi emergenti del panorama cinematografico americano già osannato e premiato per il suo Crazy heart del 2009, probabilmente il film sarà un buon film.

Le aspettative non sono state deluse e Out of  the Furnace, presentato in concorso ieri sera al Festival del cinema di Roma, ha ricevuto un ottimo riscontro dal pubblico presente in sala e dagli accreditati stampa che avevano già visto la pellicola nella proiezione anticipata della mattina.

Grande delusione per tutti i fan di Bale che speravano di poterlo avvicinare durante il red carpet, il divo americano notoriamente schivo -si fa vedere pochissimo solo quando è strettamente necessario- non si è infatti presentato al Festival. La pellicola che ha interpretato ha però parzialmente riempito il vuoto della sua assenza a dimostrazione che i film d’azione, la guerra in Iraq che ancora lascia strascichi in chi vi ha partecipato, la malavita, il giallo,la violenza e la giustizia fai da te sono ancora ingredienti validi da usare per fare un buon lavoro.

Tra la prima di Out of the Furnace che come si può immaginare ha catalizzato su di sé l’attenzione di tutta la giornata festivaliera, si è fatto strada un piccolo film francese, Je fais le mort, anch’esso presentato ieri fuori concorso. Di Jean-Paul Solomè questo lungometraggio girato tra Parigi e Megevè ,cittadina nascosta tra le alpi, è un interessante giallo dai risvolti comici e con un tocco di riferimenti meta cinematografici.

Jean Renault è un attore parigino di mezz’età che dopo un periodo di grande successo in gioventù, si è ridotto a chiedere aiuto per piccoli lavoretti come la voce del gps o le pubblicità per medicinali imbarazzanti all’ufficio di collocamento per attori. Appena divorziato e senza un lira in tasca si ritrova ad accettare di recitare la parte di un uomo assassinato nella cittadina di Megevè per la ricostruzione giudiziaria dell’omicidio.

Forse con poca fantasia,ma sicuramente con molta piacevolezza e godibilità, il film diventa un giallo in cui l’attore disperato ritrova vitalità indagando insieme al giudice, ovviamente una donna, su quell’omicidio in cui c’erano evidenti falle e incoerenze.

Lieto fine in cui gli assassini vengono scoperti,i buoni vincono e i due che si sono stuzzicati tutto il film si mettono insieme e questo festival pieno di bei drammoni, ci è riuscito a far strappare una risata.

Grandi nomi e qualche scoperta: al Festival ce n’è per tutti i gusti

Profilo di Sara Peluso

Ho 23 e vivo a Roma anche se sogno di vedere il mondo. Curiosa come pochi non mi faccio mai i fatti miei. Scrivo di tutto ciò che mi circonda, che mi piaccia o no.

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