«Buongiorno, chiamo dal ***** mi servirebbe il suo indirizzo email /iˈmɛil/ così da poterLe mandare il modulo di iscrizione che poi dovrebbe riportarci appena possibile, oppure, rispedirlo alla stessa mail»«Buongiorno, allora, veramente si dice email /ɛ'mail/»«.... ah»«Comunque non me la ricordo, o forse aspetti, dovrebbe essere ***.**.@hotmail.it, o forse ***.**@hotmail.it non lo so, comunque la mandi a tutte e due le email /ɛ'mail/»«Ascolti, se vuole può dettarmi al telefono i suoi dati così compilo direttamente io il modulo, poi, quando ha un po' di tempo, si avvicina a scuola per firmarlo»«Eh, veramente, guardi, ora sto lavorando, quindi non ho penne a portata di mano»A questo punto non ricordo esattamente cosa sia avvenuto nel corso della conversazione; il cervello ha iniziato a collassare su se stesso; l'aria è diventata pesante, quasi irrespirabile; il mondo ha girato vorticosamente fino a quando il telefono non si è chiuso e i miei occhi, e le mie orecchie, son potuti tornare alla normalità.Spero fortemente che lo facciano di proposito. Lo spero con tutto il cuore.
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