GRANITA SICILIANA, “PICCOLI LIMONI GIALLI” E PREMI… di Dolcipensieri

Da Dolcipensieri

Un “Dolcepensiero” meditteraneo: ed eccoci con l’afa estiva e aggiungo finalmente. Purtroppo giugno è stato piovoso e quindi freddolino dopo un bellissimo maggio. Ottimo presupposto – il caldo – per preparare gelati, sorbetti e granite soprattutto se al banco del fruttivendolo compaiono dei bei limoni gialli grossi e sodi, limoni di Sicilia. E sempre parlando di limoni, ho appena finito di leggere un bel romanzo da titolo “Piccoli limoni gialli”. Ma prima vi voglio parlare di questa ricettina semplice semplice ma che vi aiuterà a combattere la calura estiva: i limoni, ottimo agrume versatile in cucina, non manca mai nella nostra dispensa soprattutto in estate; a me basta della fresca acqua con una spruzzatina di buon succo di limone per dissetarmi nel modo più naturale. Quando si parla di limoni subito penso alla calda Sicilia che spero di visitare un giorno o l’altro. Oggi ottima occasione per sfoderare la mia gelatiera e fare una fresca granita… spero che all’arrivo di Marco dal lavoro e dopo una cena leggera, questa granatina possa rilassarlo e rinfrescarlo dopo una calda e stressante giornata di lavoro… con la mente proiettata verso le vacanze estive.

INGREDIENTI

180 grammi di zucchero semolato

360 grammi di acqua naturale

il succo di 2 limoni e mezzo di Sicilia + la buccia grattugiata di 1 limone

una bustina di vanillina

PREPARAZIONE

Lavare e spremere i limoni, unire il succo allo zucchero in cui avrete mischiato la vanillina. Aggiungere l’acqua, mischiare bene il tutto unendo la scorza grattugiata molto finemente di un mezzo limone. Azionare la gelatiera seguendo le proprie istruzioni fino a quando la granita di addensa molto bene. Porzionare nei bicchieri, spolverare con l’altra parte di scorza, aggiungere le cannuccie e servire.

Dall’archivio di Dolcipensieri:

CONFETTURA DI PRUGNE GIALLE E CANNELLA

APERITIVO ALLE FRAGOLE

INSALATA DI CARCIOFI IN NIDI DI LIMONI

E passiamo al libro:

PICCOLI LIMONI GIALLI di Kajsa Ingemarsson

Un bel libro quindi una bella storia ambientata diversamente dalle solite e glamour cittadine: siamo in nord Europa, a Stoccolma, e il romanzo racconta la storia di Agnes e del suo lavoro nato per caso dopo i primi tentennamenti con l’università e una perifieria troppo stretta per lei. Lavora come maitre in uno dei più lussuosi ristoranti della città “Il Bateau Bleu” almeno fino al momento in cui il suo capo ci prova con lei nella prestigiosa cantina del ristorante spaccandogli in testa una costosissima bottiglia di “Chateau Pétrus”. Gerard licenzia in tronco Agnes. Nello stesso tempo, l’eterno fidanzato la lascia per telefono comunicandole che stà già con un’altra della sua band. Amareggiata per la situazione, Agnes accetta di lavorare in una squallida sala da pranzo per camionisti fino aquando incontra un suo ex collega che vuole aprire un ristorante da solo offrendo così un lavoro alla ragazza divenendo in seguito socia. Durante la ristrutturazione del locale, la mamma di Agnes muore in un incidente stradale, la ragazza per qualche giorno parte per passare del tempo con il padre e la sorella incinta e pure loro senza lavoro perchè ha chiuso l’azienda del paese in cui tutti lavorano. Inoltre anche il nuovo inquilino sembra crearle problemi: dopo tutte queste amarezze e sconfitte della vita, non vede quanto caro e buono sia il ragazzo della porta accanto. Se poi ci si mette anche il fatto che prima o poi nel ristorante arriverà la più grande e temuta critica gastronomica Lola, i nervi di Agnes sono alle stelle. E si perchè nessuno la conosce… ogni volta che dalla porta entra una donna, l’attenzione del personale cade su di lei: basta una sola parola scritta dal suo pugno, a rovinare il futuro del ristorante che per ora sembra essere molto ma molto tranquillo. Tutti quelli che lavorano al “Piccoli limoni gialli” ci credono fortemente nella loro cucina e amicizia: il piccolo ristorante svedese profuma e ragala sapori del Mediterraneo dove troneggiano ovunque in grosse brocche poste quà e là intorno al ristorante, regalano colore e calore come le gialle pareti. Anche l’insegna è un tripudio di limoni gialli. Alla fine la presunta critica arriverà al ristorante durante dei giorni molto confusi e critici, dove addirittura manca in cucina l’amico chef colto da una forte influenza, gli stessi giorni in cui Agnes accetterà di nuovo il fidanzato a casa almeno fino a quando scoprirà l’ennesimo suo tradimento. Almeno Agnes e l’amico cuoco, riusciranno a far uscire la sua cara amica dall’alcolismo. Finalmente il ristorante ottiene il suo meritato successo con sorpresa finale! ebbene si… la critica alla fine non è una donna bensì un uomo venuto tantissime volte a gustare i piatti e i malumori di Agnes perchè il critico si rivelerà agli occhi di Agnes proprio alla fine del libro quando scoprirà di essersi innamorata di David suo vicino di casa e nientemeno che la/lo critico gastronomico. Vi consiglio di leggerlo perchè è un bel libro, dove si parla di scelte di vita che tutti noi prima o poi facciamo fra lavoro, famiglia e amore e dove si parla di amicizia. Bellissimo, fa sognare e scorre via molto ma molto bene.

E ora passo a dei dovuti ringraziamenti… già qui ho ringraziato GIANNI del blog COCOGIANNI dove ho vinto questi meravigliosi regali (qui il post di tutti i vincitori) fotografati qui sotto e mi scuso per il ritardo nella pubblicazione ma giugno è stato un mese che è volato in un battibaleno…


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