La collana si presenta con una grafica dinamica, essenziale e moderna, che mette da parte le copertine originali e lascia spazio a un concept accattivante e dai dettagli curati, come un font che rimanda alla grafica dei quotidiani.
Come da prassi in questo genere di operazioni, ad aprire il volume e a introdurre le opere si alternano brevi testi e saggi, in questo caso affidati a Matteo Stefanelli e Paolo Interdonato. Lo spazio a loro dedicato non è abbondante: in questa prima uscita, oltre a un’efficace esposizione delle caratteristiche principali dell’opera, introduce l’intera collana e accenna alla diffusione, agli inizi degli anni ’90, del fumetto introspettivo e, in seguito, del fumetto di indagine.
Persepolis è considerata un’opera ideale per inaugurare la collana, perché in perfetto equilibrio tra resoconto personale e cronachistico: Satrapi, nata in Iran e successivamente trasferitasi in Europa, racconta la propria esperienza biografica e la intreccia alla storia recente iraniana, vista attraverso gli occhi di una famiglia anticonformista rispetto al regime di ispirazione islamica, con uno sguardo che può aiutare a comprendere certi risvolti della politica internazionale odierna. Direi – e molti obietteranno – che l’opera biografica della Satrapi sta in bilico, oscillando molto volentieri nel terreno del diario personale.
Al di là del contenuto, al quale negli ultimi tempi le cronache internazionali hanno aggiunto valore, un punto di forza decisivo per il successo dell’opera è sicuramente la solidità e coerenza artistica che la caratterizzano dalla prima all’ultima pagina, a partire dallo stile grafico netto ed espressivo, che unisce una rigidità ispirata dall’iconografia mediorientale a un approccio compositivo ispirato a David B.
Abbiamo parlato di:
Persepolis
Marjane Satrapi
Collana Graphic Journalism
Rizzoli – Lizard, 2013
360 pagine, brossurato, bianco e nero – 7,90€
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