Gratitudine e benessere

Da Counselor @empaticalista

Che la gratitudine giovi a chi la riceve è cosa risaputa, ognuno di noi ha provato sulla propria pelle come un grazie possa cambiare il corso della giornata. Ci fa sentire riconosciuti, apprezzati, visti. L'essere umano vive in relazione ed è dai rapporti personali che riceve il suo nutrimento, il suo senso all'esistere.

La sorpresa (ma lo è per tutti, una sorpresa... ? Non credo 😉 ) è che una serie di ricerche ci dimostrano come la gratitudine sia fonte di benessere anche per coloro che la esprimono.

La gratitudine incrementa i comportamenti prosociali, aiuta la costruzione di buone relazioni, rinforza il reciproco altruismo, la cooperazione, la generosità. Inoltre migliora la salute mentale e previene i disturbi, è un ingrediente vitalizzante: è infatti dimostrato come possa diminuire la pressione arteriosa, aumentare le difese immunitarie, ridurre il rischio di depressione ed ansia nel corso della vita e prevenire l'abuso di sostanze.

Ma facciamo insieme una digressione... Cos'è la gratitudine?

La gratitudine ha un doppio significato: terreno e trascendentale.

Terreno: un sentimento che si verifica negli scambi interpersonali quando una persona riconosce di aver ricevuto un beneficio di valore dall'Altro, è uno stato cognitivo-affettivo che è tipicamente associato alla percezione di aver tratto giovamento da un atto altrui che non era intenzionalmente ricercato nè meritato, quanto piuttosto accaduto per le buone intenzioni di un'altra persona.

Trascendentale: il significato trascendentale della gratitudine è ampiamente riconosciuto nelle maggiori tradizioni spirituali di tutto il mondo, come il ringraziamento a qualcosa di più grande di noi, di immenso, incommensurabile ed infinito; è la risposta dell'essere umano alla Vita.

La vera gratitudine ricongiunge all'altro, ricercando creativamente opportunità per ricambiare il ricevuto. La gratitudine si esprime in modi diversi in ogni cultura, ma in tutte è presente e questo ci dimostra come sia parte integrante della natura umana.

E' il contrario del narcisismo, perchè prevede la gratuità e il rapporto con l'altro.

Ora vi illustrerò un paio di semplici esercizi di self-help, tratti dagli articoli scientifici sotto riportati.

N.B. Il potere della narrazione: il "fermarsi" per tenere un diario e scrivere i propri pensieri implica riflessione, di conseguenza rielaborazione e consapevolezza dei propri stati d'animo e dei propri vissuti.
    1. La lettera di gratitudine: scrivete una lettera di ringraziamento, spiegando cosa sentite e le ragioni del vostro sentimento. Indirizzatela ai vostri genitori, al marito, alla moglie, ad un amico che "quel giorno" c'era, ad un collega che vi ha tratto d'impaccio. Insomma, sapete voi... Poi piazzatevi davanti al mittente e leggetegliela. Benefici attesi: immediati, per voi e per l'altro. Vi lascio scoprirlo da soli.
    2. Il diario della gratitudine: scrivete ogni sera almeno tre motivi per cui siete grati, sia fatti specifici che racconterete nei dettagli, sia sentimenti più profondi verso il creato e ciò che avete, focalizzandovi su quello che ogni giorno ricevete, sia dagli altri che dal vostro semplice respiro. Per farlo, ascoltatelo. Andate avanti così per giorni, se riuscite settimane. Benefici attesi: incremento del benessere personale, maggiore attenzione, determinazione, energia positiva, una visione più ottimistica sul futuro, un miglioramento nella qualità del sonno; infine una tendenza ad aiutare di più le persone che si incontrano.

Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l'oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria.
- Melanie Klein

Che dirvi di più? Buona gratitudine!

Se nei commenti posterete com'è andata, è una condivisione che può essere utile a tutti coloro che ci leggeranno. Intanto, da parte mia, GRAZIE per la lettura. 😀

P.S. "provare gratitudine senza ricordare di che..." Vi accade mai?