
“GRAVI DI PERCEZIONE”
Di MAURO PIERNO
1 Sopprimi sostanza
2 Gestisci grinzose sembianze
3 Quest’occhio non cerca
4 La notte è sangue senza rugiada
5 Hai dunque sfiorate le tenebre
6 La forma ha sostanza di lieve
7 Il pensiero ridicolo
8 L’arto in resistenza molle
9 Poteva essere amore
10 Riappaiono creste spumose
11 Di lieve sostanza scomparsa
12 L’indolenza verde di una traversata
13 Sovviene una metamorfosi antica
14 Incandescenti forme di pensiero
15 Gravi di percezione addolorano
16 Quest’orma ostile avanza
17 Cigolii d’addio tra i cardini
18 Nell’aria la semina esplode
19 Ho speso il tuo nome “Anna Maria”
20 Virali,sacrosante,parole benedette
21 Ammanchi di carezze perdurano
LVII
Mio padre coltivava le tagete
nell’orticello lungo il litorale.
Non la capivo, allora, devozione,
mutevole com’ero e come sono.
Elfsilber – Anna Maria Curci – inediti
1
Sopprimi sostanza
all’ascolto invadente, deriva
terrestre, minuscola storia,
puntiforme richiamo.
Detesta fin troppo l’alone,
la storpia esistenza,
la breve nottambula vita,
l’estesa deriva del buio che
appaga, s’acqueta. Un bianco
di finte lenzuola,la poesia la ricopre. 11/08/2015
2
Gestisci grinzose sembianze
controlla ti prego l’esatta fattezza,
la frase, il lineamento contorto,
la ruvida ruga; il solco del ghigno,
l’idiota sorriso. Al tatto comprimi
la rima sfuggita, ad un uomo l’addome,
e liscia la pelle, superficiale, esistente,
distendi, accarezza una rima. 12/08/2015
3
Quest’occhio non cerca
che sillabiche frasi, smozzicate lentiggini,
puntiformi parole d’insieme
che lieve deformano
labbra & ovale.
Dipingono solo pixel & lunghezza.
La stasi sovrasta l’immemore
sguardo, che tace. 12/08/2015
4
La notte è sangue senza rugiada
sazio colore di ingordi mattini
affine al carsico cantico
di fontane dischiuse. Inutile
sgorgava la linea di eccidi.
Le voci in lontananza,
transumanza del vento.
5
Hai dunque sfiorate le tenebre e tenere
membra financo abbreviate,
rimediato all’errore.
Con breve sintassi
di sincope slabbra,
hai sedotto il rumore.
Gocciolio incompreso,
la flebo che scende
nella remora antica,la vita,
una macchia, la vita,
sul grembo sbiadita, arrossita. 12/08/2015
6
La forma ha sostanza di lieve
e decrepita fiamma, sospesa fuliggine,
detratta sembianza che la nebbia
coinvolge; seppure un muto sollievo
di tempo riappare. Ha sogno di
lenta cadenza, minuscolo, breve
onnivoro istante. 12/08/2015
7
Il pensiero ridicolo
sovrasta la stanza
non coglie la vita che scorre;
la stessa che immobile e nuda
sorride, la stessa in bianche lenzuola,
distesa, lei stessa riposa. Un rantolo strano
accompagna la sorte. Di luce un sudario
avanza deviando e dispiegando plana. 18/05/2015
8
L’arto in resistenza molle
affievolisce l’eco e grida
in dissolvenza rammentano il dolore.
Concatenati a sostanza,rivolta
la statica della benevolenza e
riabbracciami, seppur sedato. Invano
rassomigliarsi, appena, nel solo
sfioro d’una stessa mano. 19/08/2015
9
Poteva essere amore
non appagato, un guaito,
un latrato, un verso avverato.
Scodinzola pure nella stessa pendenza,
rimetti la borsa & la vita, in discesa,
filiale, nella rapida ascesa, scoscesa. 19/08/2015
10
Riappaiono creste spumose,
corolle di nuvole incerte, stamani,
questa altra esistenza non colta
riafferma la stasi. Nella stanza,
con stessa agonia sorridente,
presenzio l’istante.
Del dolore, una scia. 21/08/2015
11
Di lieve sostanza scomparsa,
la schiuma frammenta l’essenza,
puntiforme sfiorando s’asciuga
il ricordo che addosso s’acqueta. 21/08/2015
12
L’indolenza verde di una traversata
inutile, la pigra sordità, l’elevato grado
di sopportazione al dolore, muto.
In corsia, la calma sorda, inarrestabile
della caduta grave, in differenza, estrema. 24/08/2015
13
Sovviene una metamorfosi antica
nel nodulo alla base del collo,
invadente presagio d’Ovidio.
D’uguale & soddisfatta creazione,
partenogenesi & mito,
ti cresce in eccesso di sebo
quest’ innocua presenza d’io. 24/08/2015
14
Incandescenti forme di pensiero
affiorano nell’aria e raffreddano
sostanza inanimata. L’oggetto è
parola rafferma, chiazza d’urina
sfusa, ammoniaca negli angoli
diligentemente, a spruzzo ,riposta. 24/08/2015
15
Gravi di percezione addolorano
Il buio della risacca che accarezza
l’ignoto. Il sorgere vano d’una risoluta
sofferenza non cura che allegri
presagi di insoddisfatta allegria.
Rido d’ignota randagia ignominia.
Addosso Il peso ridicolo degli anni. 24/08/2015
16
Quest’orma ostile avanza
beninteso non ha forza
ma raggi che accecano città,
pensieri ombrosi anche
nel mezzo della sostanza
appagata & rattrappita. Putrida
di millenni quest’ombra insiste,
certa, ed ha un fragore, lo stesso
scoppio infranto del sole. 24/08/2015
17
Cigolii d’addio tra i cardini
delle nostre mani ad assicurare
strette rinchiuse dipartite. Lo hai fatto
così senza ferirmi, con lo stesso gesto
estremo, lasciato addomesticato,
attonito, nei palmi del ritorno. 27/08/2015.
18
Nell’aria la semina esplode
ha scorticato l’essenza d’azzurro
e piantato nel petto l’aiuola del pianto.
Pervaso all’umore salino
si affanna la lenza che provo a riavvolgere.
Padre, nel mio amore,
il cantico del vento; all’amo
l’amore cantato.
19
Ho speso il tuo nome “Anna Maria”
come fosse moneta contante ( Cohen?) e
del resto impreparato alla domanda
di lui “Che mi hai portato?” ho
sfoderato quella mia
idiota semenza di sorriso,
rispondendo soltanto “Provvederò! “E
questo importa,il solco è fatto. 30/08/2015
20
Virali, sacrosanti, parole benedette
dovremmo averne cura e non abbandonarle,
non sfigurarle in massa. Scandagliarle
basta. Depositarne frammenti brevi,
subirne i titoli .Accoglierle vane &
strane. Slogan di lontananza, alleggerirne
il senso, vuotarne pagine e pagine, scolorirle
in bianco da cancellarne libri . 30/08/2015
21
Ammanchi di carezze perdurano
sulle pagine e fioccano immondezzai di
parole che affiorano a tempo.
Sulle stesse gabbiani subodorano
disfatte di avanzi letterari.
Abbondano voli, decrepite
mani che camuffano affannose
discariche; Il cielo è liquido e
piove merda.