Gravidanza: la diastasi dei retti addominali

Creato il 18 dicembre 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Si parla di diastasi dei retti addominali come di una condizione fisiologica che colpisce le neo mamme e spesso crea non poco imbarazzo: dopo il parto, la pancia tende a rimanere ‘rilassata’, ed il tempo di recupero delle condizioni iniziali dell’addome dipende da molti fattori. Vediamo quali sono ed in che modo si risolve il problema.

Di: Redazione

La gravidanza è spesso un momento di gioia ed entusiasmo per l’atteso evento della nascita del proprio bebè, ma molte sensazioni possono sopraggiungere e mescolarsi alla trepidazione, e generare dubbi e preoccupazioni.

Uno dei cambiamenti più visibili durante la gravidanza è quello fisico: il corpo della donna in dolce attesa si trasforma, giorno dopo giorno, ed il suo addome cambia la propria forma e cresce, per avvolgere con dolcezza il feto. Questo rappresenta, per la donna, una vera e propria trasformazione, ed i dubbi in merito a se e come sia possibile affrontare il cambiamento dopo il parto sopraggiungono spesso molto velocemente.

Dopo aver partorito, generalmente rimane nella donna una condizione detta di diastasi dei retti addominali: questa condizione è determinata dalla crescita della pancia durante la gravidanza e dall’allontanamento delle fasce muscolari che, dopo il parto, risultano separati di qualche centimetro.

Ritornare in forma dopo la gravidanza può sembrare difficile, ma non è impossibile. Tuttavia, per affrontare al meglio la condizione di diastasi bisogna anche tener conto di alcuni fattori che possono ritardare il ritorno alla normalità, come ad esempio l’elasticità dei tessuti del proprio corpo, lo stile di vita e l’alimentazione seguita, il peso acquisito nel corso della gravidanza, e, non ultimo, il peso del bebè al momento del parto.

Generalmente, la diastasi – che è fisiologica e colpisce quasi tutte le donne – tende a rientrare naturalmente nel giro di qualche mese, ma è possibile incentivare il ritorno alla normalità con una serie di esercizi. Inoltre, è consigliata una maggiore attenzione nel sollevamento dei pesi, da evitare o limitare il più possibile in questo delicato momento in cui gli addominali non sono ancora forti e saldi come prima.


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