Gravity

Creato il 28 agosto 2013 da Drkino

Alfonso Cuaron apre la 70° Mostra del Cinema di Venezia con il film Fuori Concorso "Gravity"

Devo ammetterlo: ero scettico! Novanta minuti di film ambientati nello spazio, con solo due protagonisti, pochi dialoghi e ovviament, quasi nessun effetto sonoro (come ci ricorda il film, non vi sono suoni nello spazio), mi avevano fatto pensare che il film sarebbe potuto essere noioso se non addirittura brutto.

Gravity, diretto dal bravo Alfonso Cuaron ( Children Of Men, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban), è invece un bellissimo film e per niente noioso, anzi altamente coinvolgente. Quelli che pensavo potessero essere i punti deboli di Gravity ne sono invece la forza. Iniziando dai due e unici protagonisti della pellicola, Ryan Stone e Matt Kowalsky intepretati rispettivamente da Sandra Bullock (The Blind Side) e da George Clooney (Paradiso Amaro); infatti l'insicurezza e il pessimismo di lei si fondono e si completano con l'ottimismo e la forza d'animo di lui. I dialoghi, poi, sono sì pochi, ma efficaci a farci affezionare ai personaggi e lo spettatore, anche grazie alla tragedia che li travolge, empatizza subito con entrambi i protagonisti. La quasi totale assenza di effetti sonori è stata sapientemente gestita dal regista che ne ha fatto la colonna portante del film. Il film gioca infatti proprio su questo contrasto tra silenzio e rumori: in alcuni momenti sentiamo solo il respiro degli astronauti e il loro battito cardiaco, in altri soltanto ovattati suoni dall'esterno e in altri ancora la bella colonna sonora di Steven Price "sostituisce" gli effetti sonori, enfatizzando i momenti più caotici e accompagnando le scene più tristi.

Alfonso Cuaron, aiutato dalla splendida fotografia di Emmanuel Luzbeki (Children Of Men, The Tree Of Life), dirige sapientemente il film, alternando intense riprese in soggettiva a bellissime panoramiche della Terra, come a ricordarci di una bellezza così vicina ma allo stesso tempo distante anni luce dalla tragedia alla quale stiamo assistendo. Da segnalare anche un ottimo uso del 3D che aiuta ancora di più lo spettatore a immergersi nelle profondità dello spazio.

Gravity è sicuramente uno dei film più intensi e commoventi che abbia mai visto e lancia, abbastanza esplicitamente un messaggio. Alfonso Cuaron dice "ho scritto il film con mio figlio Jonas, Gravity è una storia apparentemente semplice, ma l'azione rivela altri significati. [..] I detriti che colpiscono lo shuttle, sono la metafora della avversità della vita[..] il nostro personaggio scivola nel vuoto, tentando di superare la sua stessa inerzia per fare ritorno sulla Terra dove l'attende qualcosa che sta oltre la sopravvivenza:la possibilità di rinascere."

Come gli astronauti alla deriva nello spazio, noi sulla Terra dobbiamo combattere contro le avversità della vita che ci colpiscono inavvertitamente e senza pietà. Il caos e la fortuna sono le colonne portanti della nostra esistenza, ed è solo con la nostra forza d'animo e con un buone dose di ottimismo e fiducia in noi stessi che possiamo continuare a vivere.

Dr. O'Malley


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