Gravity

Creato il 12 ottobre 2013 da Marta Impedovo @pizzaecimena

Del regista Alfonso Cuaron, Gravity è stato il film di apertura della 70° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. La storia è quella del naufragio nello spazio di due astronauti, Ryan Stone (Sandra Bullock) e Matt Kowalsky (George Clooney). E ho appena deciso che la mia recensione proseguirà per elenchi.

Cosa mi è piaciuto di Gravity:

1)   Finalmente un film che vale la pena vedere in 3D

2)   La prima mezz’ora di scene d’azione in totale assenza di gravità sono entusiasmanti e davvero coinvolgenti (la nausea della protagonista diventa presto quella dello spettatore) (in senso buono). Incredibili gli effetti speciali.

3)   La scena dell’alba vista dallo spazio oltre l’atmosfera è commovente (ma io sono fissata col sistema solare quindi faccio poco testo)

Cosa non mi è piaciuto di Gravity:

1)   I dialoghi sono a dir poco scadenti. L’umorismo del personaggio maschile e la melensità di quello femminile sono insopportabili.

2)   Quello di Ryan Stone è un personaggio insipido e privo di profondità. La protagonista del film è un medico la cui figlia è morta (banalità prevedibile) e che non ha nulla di minimamente interessante da valere un intero film. Fosse una storia vera ammirerei la verosimiglianza, ma visto che non lo è e che tutto gira intorno a lei e alla sua avventura nello spazio, si poteva fare qualcosa di meglio.

3)   Sandra Bullock non mi è piaciuta affatto, ma in generale non la reputo una brava attrice. Inoltre la sua faccia rifatta è davvero inguardabile e sarebbe fuori luogo in qualsiasi film.

4)   La sceneggiatura è abbastanza povera e inverosimile. ATTENZIONE SPOILER. Per esempio la scena in cui George Clooney convince lei a lasciarlo andare e quindi farlo morire è poco plausibile e va contro ogni istinto di sopravvivenza. Anche il fatto che la Stone sia un medico che è partito per lo spazio dopo appena sei mesi di corso d’addestramento è quantomeno stranino e soprattutto non necessario (o forse sì se l’obiettivo era renderla fragile, spaesata e piagnucolona).

5)   E’ un film d’azione e basta quando avrebbe potuto essere occasione per una riflessione molto più ampia sull’uomo e l’universo.

Domande:

1)   C’era davvero bisogno delle riprese di Sandra Bullock in culotte?

2)   Cosa vuol dire la scena in cui lei si mette in posizione fetale? Una citazione di 2001 Odissea nello spazio? Un tentativo filosofico? Qualsiasi fosse l’obiettivo non credo sia ben riuscito.

3)   Perché anche con nausea e assenza di ossigeno la faccia di Sandy è comunque perfettamente e omogeneamente color cipria?

4)   Vogliono forse suggerirci che i Russi sono dei nemici e i Cinesi dei mezzi-scemi?

VOTO: 6


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