La tua impronta impressa indelebile sulla mia pelle, lungo la spina che porta ai pensieri… 12 anni passati insieme e vissuti pieni di amore. Era il 24 dicembre 1999 e te avevi solo 3 mesi.. avevo bisogno di un gattino, avevo bisogno di una pet terapy. Sono entrata in quella casa di Narnali, dove sapevo che un vecchietto regalava gattini, stavi scendendo le scale e venivi verso di me. Io ho detto “Lui. Babbo, prendo lui”. Non ho pensato e niente, solo a te.. ti ho scelto, ci siamo scelti. Ogni anno sei stato con me, ti sei attaccato sempre di più creando un rapporto quasi simbiotico con me, la tua “maaamaaaaaaaaaaaaa”, come ho sempre pensato tu mi chiamassi. Io ti ho amato da subito e tu mi hai viziata lentamente, ogni giorno di più. Più crescevi più mi viziavi ricoprendomi di attenzioni.
Ora ti cerco sulla porta di casa, ti cerco quando siamo a tavola e tu eri solito osservarci tronfio. Cerco le tue ciotoline.. nel letto la notte mi sembra di sentirti con me, ma non ci sei. Non ci sei più ed è come se mi avessero strappato un pezzo di cuore, un pezzo di vita.
Le ultime parole che ti ho detto sono state semplicemente “grazie”, perchè altro non avrei potuto dirti e non avrei potuto fare.
Sentirò sempre la tua mancanza, ma a breve avrò bisogno nuovamente di un cucciolo da amare; non permetterò che il dolore che provo adesso mi impedisca di amare nuovamente. Mi hai dato tanto e mi hai insegnato così tanto che sarebbe un affronto, una mancaza di rispetto nei tuoi confronti, vanificare tutto chiudendomi a riccio.
Ti amo Bati, Batini mio.