Ci ha provato Google con Google Glass, oggi Microsoft tenta con un dispositivo alternativo: gli occhiali che leggono le emozioni.
Non sarà più possibile mentire
Non siamo nei laboratori di Paul Ekman, il famoso psicologo esperto nelle micro-espressioni e in grado di riconoscere lo stato d’animo di una persona dai movimenti, quasi impercettibili, del corpo e del viso.
Attraverso questo strumento, si andrebbe, però, ad incidere fortemente su tutti i settori professionali in cui conoscere le emozioni è fondamentale per, ad esempio, individuare un colpevole.
Potrebbe essere utilizzato, quindi, durante gli interrogatori, i colloqui di lavoro e le negoziazioni.
Ad entrare in questo mercato, ci aveva già provato con HoloLens, il dispositivo dotato di un’interfaccia olografica con cui interagire attraverso movimenti semplici degli occhi e delle mani, ma anche attraverso la voce.
Le app di Windows
Intanto, per rendersi più appetibile nel mercato del mobile, Microsoft si apre agli sviluppatori affinché adattino le app Android e iOS per il sistema operativo Windows. Sarà possibile, quindi, avere un’app per i dispositivi che supportano Android come sistema operativo e iOS di Apple anche per i device Microsoft, semplicemente modificando qualche riga di codice.
Probabilmente il brevetto per gli occhiali che leggono le emozioni resterà in cantiere per un po’ di tempo, ma la possibilità di avere app che funzionino anche su Windows è certamente una buona (e reale) prospettiva.