E così è avvenuto, il testo, infatti, è stato emendato cassando "nei rispettivi capoluoghi di regione la città metropolitana" e aggiungendo la frase "città metropolitane nei rispettivi capoluoghi di regione, nonché nelle province già all'uopo individuate come aree metropolitane dalle rispettive leggi regionali vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge. Alle città metropolitane di cui al secondo periodo si applicano, in quanto compatibili e fatte salve le eventuali modifiche apportate dalle leggi regionali, le disposizioni di cui alla presente legge".
Il ddl, presentato il 20 agosto 2013, al capo II, articolo 2, recitava infatti, “In armonia con i rispettivi statuti speciali e nel rispetto della loro autonomia organizzativa, la Regione Sardegna, la Regione Sicilia e la Regione Friuli Venezia Giulia possono istituire nei rispettivi capoluoghi di regione la città metropolitana”.