Grazie Roberto!

Creato il 19 agosto 2013 da Pim

(Pubblicato su Trovacinema l’11 marzo 2002. Il post fa riferimento alla partecipazione di Benigni al Festival di Sanremo di quell’anno.)

"Non si può chiedere ai comici di essere saggi. Infrangono le regole, fanno quello che gli pare. Sono maestri dei passaggi proibiti, contrabbandieri senza licenza. Hanno il potere di far ridere e di far piangere che è il potere più grande del mondo. Non li si può imprigionare…".
Grande Roberto. Con le tue parole ci ricordi che il giullare, il buffone, il clown, hanno da sempre facoltà di sbeffeggiare i potenti, di irridere ai superbi, di far le pulci ai ricchi e ai nobili. Castigat ridendo mores - ridendo castiga i mori, avrebbe detto Totò. Ed è inutile e controproducente cercare di chiudere loro la bocca! È proprio questo tuo mischiare la comicità alta "della parola" con quella bassa "del corpo", il gesto goliardico e la riflessione appassionata, a sparigliare le carte, a confondere il Potere, a spingerlo verso la gogna mentre il popolo ride. Impagabile Roberto. Cerchi l’eterno femminino sotto il vestito della Arcuri e subito dopo declami la donna ideale (mistero senza fine bello) con le parole del Poeta. Ci rammenti che l’amore "è la mano di Dio sulla spalla dell’uomo, l’unica limitazione alla libertà che ci rende più liberi" e ci spalanchi davanti agli occhi una visione prospettica che illumina improvvisamente la notte, una verità di cui non siamo mai abbastanza consapevoli o che troppo spesso dimentichiamo.In una rassegna canora infarcita di canzoncine canoniche, con la tua voce al limite della stonatura riesci ad emozionarci, a colpirci dritto al cuore, con quelle parole che da sempre sappiamo ma non abbiamo mai saputo pronunciare.Grazie Roberto. Tra una goliardata e una meditazione, tra una battuta crassa e una dotta citazione, attraverso il riso e le lacrime, per un momento ci hai riconciliati con la nostra umanità.

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