Ma adesso, dopo la sua rielezione all’età di 122 anni, resa possibile dalla cittadinanza onoraria di Shangri -La, si addensano nubi nere sulle istituzioni, sopratutto da quando il presidente ha voluto a tutti i costi associare al governo Ali Babà e i quaranta ladroni, però anche l’ottava reincarnazione del Ma -dai Lama chiamato un po’ da tutti faccia di bonzo. Sono cose che lasciano molto perplessi noi occidentali e tuttavia suonano abbastanza normali nel Napolistan.
C’è tuttavia un limite. La Pampers fa sapere che ieri Rinzallanuto ha smentito ciò che aveva detto coram populo sul fatto che l’esecutivo appena nato grazie proprio al suo apporto, fosse a termine. Ora sostiene che ciò sia ridicolo e falso, che non c’è nessun termine, nonostante sia stato riportato universalmente e se la prende con un giornale in particolare, quello che gli sta più antipatico perché meno corrivo nei suoi confronti. Siamo a una svolta autoritaria che si evidenzia anche attraverso queste smanie e questi capricci? Secondo Dasist Alzheimer, uno dei politologi più noti del Paese, anche se di chiara origine tedesca, il pericolo c’è eccome, non fosse che per i sintomi di una perdita di controllo e di lucidità che potrebbe avere qualunque esito.
D’altronde l’ambasciatore di Shangri-La nella repubblica del Napolistan, ha fatto sapere che al presidente Rinzallanuto potrebbe essere tolta la cittadinanza onoraria. “Non ci sembra più il caso”, è la laconica dichiarazione.