Lo scopo di questa estensione è, appunto, quello di permetterci di interagire in modo diretto con la struttura di un sito o di una pagina web e di personalizzare così il modo in cui noi la visitiamo e la utilizziamo. Può aggiungere un pulsante per scaricare un video, per esempio, oppure evidenziare certe parti di testo, colorare i link in modo da farli risaltare di più, modificare una pagina spostando i suoi contenuti, e così via. In linea di massima, serve a semplificare alcune operazioni, cambiare l'aspetto di un sito e in generale adattarlo alle nostre esigenze e ai nostri gusti. Ma come funziona, di preciso?
Greasemonkey, di per sé, non fa nulla: ci fornisce i mezzi con cui poter apportare le modifiche e le personalizzazioni, ma poi siamo noi a doverle eseguire. Possiamo quindi immaginarlo come una specie di officina: Greasemonkey ci fornisce l'ambiente e gli strumenti, la mano d'opera la dobbiamo mettere noi. Potrebbe suonare complicato, ma in realtà lo è molto meno di quanto sembri. Gli strumenti attraverso i quali possiamo modificare una pagina internet sono gli script, piccole porzioni di programma che la maggior parte dei siti utilizza per gli scopi più disparati: aggiungere un contatore delle visite, un form da compilare, un calendario, eccetera. Ogni volta che carichiamo una determinata pagina, Greasemonkey attiva uno dei suoi script e modifica il modo in cui la pagina appare nel nostro browser, ossia in Firefox. Questo è bene sottolinearlo: la modifica vale solo per noi, perché Greasemonkey altera il modo in cui un sito viene mostrato sul nostro computer; per tutto il resto del mondo, il sito non cambierà di una virgola.
Gli script sono il cuore di Greasemonkey e sono la componente che agisce davvero, permettendoci di personalizzare un sito. Sono appunto piccoli programmi in JavaScript, realizzati con funzioni estremamente precise e di solito creati su misura per un determinato sito. Se sappiamo programmare in JavaScript, allora possiamo realizzare noi stessi i nostri script e poi utilizzarli attraverso Greasemonkey; se non sappiamo programmare in JavaScript, possiamo usare gli script creati da altri. Molti di questi script possono emulare il funzionamento di altre estensioni di Firefox, ma di solito in forma minore: hanno infatti una potenza inferiore, perché sono molte le restrizioni imposte da Firefox all'utilizzo degli script. Per esempio, gli script non possono accedere a componenti di Firefox come il download manager, quindi non possono scaricare direttamente files; alcuni possono però accelerare le operazioni di siti di hosting, svolgendo in automatico alcuni passaggi intermedi e portandoci subito alla pagina di download, preoccupandosi al posto nostro di cliccare i link giusti.
Una volta installato Greasemonkey, vedremo nell'angolo in basso a destra di Firefox una icona con la faccia di una scimmia: cliccandola, possiamo attivare o disattivare Greasemonkey. Troveremo inoltre la voce "Greasemonkey" nel menu "Strumenti": da lì potremo creare nuovi script (se siamo capaci), oppure gestire gli script che abbiamo installato.
Come abbiamo detto, Greasemonkey funziona solo con Firefox. Se usiamo un browser differente, ci sono però alcune alternative, per sostituirlo:
Internet Explorer ha programmi come iMacros o la versione apposita di Greasemonkey.
Google Chrome supporta la maggior parte degli script direttamente: possono essere installati in Chrome e diventeranno in automatico estensioni, senza bisogno di Greasemonkey. Non tutti gli script funzionano, va sottolineato.
Opera supporta direttamente molti degli script di Greasemonkey, proprio come Chrome.
Safari ha a disposizione il plug-in GreaseKit.
Gli script
Possiamo trovare un'ampia collezione di script sul sito Userscript.org.Ce ne sono migliaia, divisi per genere, e a prima vista può essere difficile orientarsi. Il consiglio è di usare i tag, per scegliere gli argomenti che più ci interessano, e ovviamente la più semplice delle funzioni: Cerca. Tutto è in lingua inglese, altra cosa che potrebbe non facilitarvi.
Utilizzarli è semplice. Quando ne abbiamo trovato uno che ci interessa, clicchiamo sul suo nome: arriveremo alla pagina di presentazione, dove ci descrivono nei dettagli le sue funzioni e dove troviamo, in alto alla destra del nome, il pulsante "Install". Se lo clicchiamo, un pop up di Greasemonkey ci mostrerà una lista dei siti su cui lo script funziona e ci chiederà se lo vogliamo installare. Se lo vogliamo installare, clicchiamo "Installa", altrimenti chiudiamo la finestra.
Una volta installato, potremo attivare, disattivare o disinstallare lo script usando il percorso già indicato: Strumenti -> Greasemonkey -> Gestione script utente.
Uno script di Greasemonkey lo avevamo già presentato, parlando di come bloccare Google Analytics, ed è lo script googlePrivacy, che serve appunto a bloccare il processo per cui, ogni volta che clicchiamo un link nel motore di ricerca di Google, viene spedito un segnale ai server di Google, per informarli su cosa abbiamo cliccato. Altri script li vedremo nella prossima puntata, dove vi proporrò una "lista" di script utili, come primo aiuto per orientarsi tra i tantissimi che abbiamo a disposizione.