Grecia e Fed spingono l’oro a 1.200 dollari

Da Metallirari @metallirari

Il prezzo dell'oro ha raggiunto al suo livello più alto da quasi quattro settimane a questa parte, superando i 1.200 dollari l'oncia, dopo la decisione della Federal Reserve americana (FED) di mantenere, per il momento, i tassi di interesse a zero.

La politica monetaria della banca centrale americana dimostra che tutti i suoi diciassette membri si aspettano che i tassi rimarranno sotto l'1% per tutto il 2015. La FED ha abbassato le sue previsioni sull'economia americana per quest'anno, con una previsioni di crescita tra il 1,8% e il 2%, assai inferiore rispetto alle proiezioni della scorsa primavera tra il 2,3% e il 2,7%.

La notizia ha messo sotto pressione il dollaro statunitense e, a sua volta, ha dato una spinta all'oro e alle altre materie prime.

Inoltre, i mercati di tutto il mondo sono sempre più preoccupati per la situazione in Grecia, dal momento che l'incontro con i creditori si sta avvicinando velocemente e, secondo il Wall Street Journal, i funzionari europei non acconsentiranno al salvataggio finanziario del paese se il governo greco non farà concessioni significative.

Il programma di aiuti in essere si esaurirà alla fine di questo mese e vi è un rischio reale di una bancarotta della Grecia

Secondo gli analisti di Commerzbank il tempo stringe e il programma di aiuti in essere si esaurirà alla fine di questo mese e, senza ulteriori aiuti finanziari, vi è un rischio reale di una bancarotta nazionale.

Per tutte queste ragioni, da qualche giorno, molti greci si sono accodati agli sportelli bancari per prelevare quanti più contanti possibili.

Notizie pessime e che non promettono nulla di buono per l'imminente futuro, ma che spingono verso l'alto le quotazioni dell'oro e di tutti i beni rifugio.

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