Grecia, si torna a parlare di Dracma

Da Investireoggisicuro

Domenica 24 Maggio 2015,la dichiarazione del ministro degli interni greco suona come un urlo di disperazione più che come una minaccia: “La Grecia non ripagherà le rate di debito del prossimo mese dovute al Fondo Monetario Internazionale perchè non ha i soldi”.

E mentre l’assurda situazione continua il suo corso e la Grecia chiede altri prestiti ai suoi creditori per pagare i debiti che ha con questi (come??) - negli ospedali greci si lamenta la mancanza di medicinali di base come gli analgesici; mancanza di carta, di forbici, e a molti pazienti viene negata la possibilità di controlli sulla pressione sanguigna per assenza di strumentazione.

Per quanto sarà ancora sostenibile questa situazione?

Purtroppo o perfortuna, l’Europa cercherà di evitare in tutti i modi possibili che la Grecia ritorni alla dracma; la Grecia è consapevole di questo ed è allo stesso tempo in una posizione di negoziazione di estrema debolezza e di estrema forza : il paese è a pezzi e schiacciato dai debiti, ma i suoi creditori non possono permettersi che fallisca.

La minaccia di una uscita dall’euro non è studiata o maliziosa, è semplicemente una forte probabilità.

E cosa accadrebbe alla moneta unica se la Grecia (dopo le sofferenze iniziali) dimostrasse agli altri paesi (e ai mercati finanziari) che è in grado di risollevare la propria economia con la dracma?

La domanda è retorica, perciò aspettiamoci altri salti mortali per salvare la Grecia (già morta finanziariamente) e aspettiamoci altri tagli alla spesa pubblica, altre privatizzazioni, altra disoccupazione, e altre foglie di fico per coprire il tutto, della serie “Noi non ci inchineremo al FMI”.