In questi ultimi tempi sempre più aziende nascono riuscendo a “fare business” con il software libero e con hardware a basso costo, l’esempio più conosciuto è il famoso Rasperry Py. La maggior parte di queste aziende è straniera e questo purtroppo denota come gli imprenditori nostrani siano ancora culturalmente indietro rispetto ai loro concorrenti europei o americani.
Tuttavia non mancano delle eccezioni e una di queste è Green Computer azienda che sta facendo business grazie al software libero e grazie anche al concetto di trashware.
Green Computer è una ditta che produce e assembla mini-pc, chiamati Eco, dai consumi energetici ridottissimi circa il 70% in meno di un pc normale con consumi che non salgono mai sopra i 50W/h. Gli Eco montano tutti processori Intel Atom Dual Core di ultima generazione con 2Gb di Ram DDR3. Tutto questo di base poi ovviamente è possibile personalizzarsi dirittamente sul sito il proprio Eco a secondo dei propri gusti e delle proprie esigenze.
Ma non è finita infatti è possibile acquistare un Eco direttamente con una distribuzione GNU/Linux preinstallata. Green Computer spinge per l’utilizzo di Trisquel, distribuzione derivata da Ubuntu che ha ricevuto un lavoro di epurazione da tutto il software closed source, tanto da essere una delle pochissime distribuzioni approvate ed usate dalla Free Software Foundation.
Sarà comunque possibile richiedere l’installare di Ubuntu classico oppure lasciare il mini-pc senza OS cosi da poterci installare l’OS che preferiamo.
Come scritto sopra Green Computer offre anche un servizio di Trashware ovvero ricicla il vecchio hardware e gli ridà nuova vita usando distribuzioni GNU/Linux ultra-leggere. Quindi se volete gettare il vostro vecchio pc pensate che esso potrebbe essere utile ad altre persone meno fortunate o per le scuole che hanno pochi fondi, quindi potete anche pensare di donare il vostro vecchio pc a Green Computer che li renderà disponibili gratuitamente ad enti no-profit o alle scuole (che è un po la stessa cosa si fa con i Lug).
I pc riciclati contribuiranno a spezzare il giogo di Microsoft che obbliga scuole, pubbliche amministrazioni e privati cittadini ad acquistare una licenza di Windows quando un pc viene acquistato nelle normali catene di informatica.
Come avrete notato l’obbiettivo di Green Computer è di produrre pc a basso impatto ambientale e di incentivare la diffusione del software libero nel tessuto sociale nostrano quindi vorrei fare i i mie migliori auguri a questa azienda che con coraggio (visto la ben nota crisi economica mondiale) ha deciso di basare il suo business sul software libero.