Green Italia-Verdi europei:un risultato insoddisfacente, ma dobbiamo continuare a lavorare.

Creato il 26 maggio 2014 da Marcoianes
 Il risultato della lista Green Italia-Verdi europei è sicuramente stato inferiore alle nostre aspettative e all’impegno che abbiamo profuso nella difficile campagna elettorale. 
Siamo rimasti inevitabilmente schiacciati dalla drammatizzazione degli ultimi giorni e dalla polarizzazione del voto tra Renzi e Grillo, tutta giocata in chiave di politica interna anziché nella prospettiva europea, che noi abbiamo invece cercato in ogni modo di valorizzare, all’insegna del Green New Deal e del rilancio degli Stati Uniti d’Europa, secondo la lezione di Alexander Langer e di Altiero Spinelli.
Anche in questa occasione i Verdi hanno ottenuto grandi risultati nell’Europa centro-settentrionale, confermandosi la quarta forza politica nel prossimo Parlamento europeo. Al Partito verde europeo continueremo dunque a fare riferimento come baluardo contro ogni forma di razzismo, di xenofobia e di rinascente nazionalismo, per riaffermare i temi della pace, della convivenza e della conversione ecologica della società e dell’economia in crisi.
Nell’Europa meridionale la questione ecologica fa ancora fatica ad acquisire la centralità che le spetta per il futuro del continente e dell’intero pianeta, guardando con fiducia e speranza alle prossime generazioni. Ma noi non cesseremo di riaffermare l’importanza di un soggetto politico ecologista, che sappia essere protagonista dello sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile, e di una Europa democratica e federale.
Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dato fiducia, con la loro partecipazione e col loro voto sia in Trentino-Alto Adige – dove comunque otteniamo il risultato migliore di tutta Italia -, sia nelle altre regioni della circoscrizione Nord-Est, che ha comunque ottenuto il risultato migliore per la lista Green Italia-Verdi europei.
Se confrontiamo il nostro pur modesto risultato con quello di altre liste, come ad esempio Scelta europea di Mario Monti, che alle politiche dell’anno scorso aveva ottenuto più del 10% e che in questa occasione ha avuto un consenso minore del nostro, ci rendiamo conto di quanto sia stato difficile in questa occasione affermare una posizione autonoma e indipendente dai grandi blocchi ed anche rispetto alle posizioni dell’estrema sinistra.
Noi vogliamo riaffermare la trasversalità della questione ecologica e la necessità che sui grandi temi eco-sociali ed istituzionali si possa affermare anche in Italia il ruolo di un soggetto politico verde-ecologista, che sappia fare riferimento non alle diatribe localiste e nazionaliste, ma alla grande sfida europea e mondiale rispetto alla crisi economica, ai cambiamenti climatici, alle necessarie trasformazioni del modo di produrre e di consumare e degli stili di vita. 
Abbiamo verificato che si tratta di una strada in salita, ma non intendiamo abbandonarla, nel nome degli ideali e degli obiettivi degli ecologisti italiani, europei e di tutto il mondo. Marco Ianes - Trento

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