GREENLEAF, Rise Above The Meadow

Creato il 28 febbraio 2016 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Con la primavera che incalza si vedono spuntare le prime foglie verdi già a fine febbraio e così anche i Greenleaf tornano con un nuovo lavoro dal titolo evocativo: Rise Above The Meadow.  Questo quartetto svedese, venuto al mondo una quindicina d’anni fa come side project di membri provenienti da Dozer, Demon Cleaner e Lowrider, ha già da qualche tempo irrobustito le proprie radici e allungato i propri rami, rinnovandosi nella line-up e divenendo una vera e propria band. Ebbi a conoscerli nel 2014, rimanendo profondamente colpito dal loro Trail & Passes, che reputo ancora il miglior album di quell’anno e che continuo a consigliare ogni qualvolta mi ritrovo a parlare di heavy rock psichedelico.

Veniamo a oggi. Rise Above The Meadow si apre con “A Million Fireflies” (che in un certo senso è anche la title-track), di cui è stato realizzato un video per promuovere l’uscita del disco: si manifestano immediatamente tutte le caratteristiche che mi avevano conquistato in precedenza, cioè suono potente e denso, spinto da una sezione ritmica esuberante contenuta tra le imponenti mura erette dalla chitarra, tra le quali si muove anche una voce capace di spaziare liberamente in lungo e in largo e di riecheggiare oltre la terza dimensione. Spazzate via come in una tempesta le perplessità iniziali di colui che reputa sempre ardua l’impresa di replicare con un gran bel disco a un gran bel disco, mi ritrovo improvvisamente nell’occhio del ciclone di questa prima traccia, avvolto in un’atmosfera psichedelica oscura, dove l’unica luce è quella di una voce onirica filtrata attraverso qualche rottura spazio-temporale.

Prosegue scorrendo come un fiume in piena, Rise Above The Meadow, tra i groove valvolari di “Funeral Pyre” e le reminiscenze sabbathiane di “Howl”, attraverso le influenze garage blues di “Golden Throne”, lungo le pianure nebbiose di “Levitate & Bow” ed oltre, portandosi dietro ogni cosa, compreso il sottoscritto.

Ci siamo! Con questo sesto ed ultimo album i Greenleaf si pongono definitivamente su un altro livello, travalicando gli argini del circuito heavy e proponendosi come una delle migliori rock band in giro oggi. Piacerà a molti, non solo agli appassionati del genere.

Tracklist

01. A Million Fireflies
02. Funeral Pyre
03. Howl
04. Golden Throne
05. Carry Out The Ribbons
06. Levitate And Bow (Pt. 1 & 2)
07. You´re Gonna Be My Ruin
08. Tyrants Tongue
09. Pilgrims
10. High and Low (bonus track)

Dischi 2016, greenleaf, napalm records

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