Greenpeace, Cristian torna a casa: “Ce l’abbiamo fatta”

Creato il 28 dicembre 2013 da Makinsud

Cristian d’Alessandro è finalmente tornato a casa: l’attivista napoletano di Greenpeace, arrestato in Russia lo scorso 18 settembre per aver assaltato una piattaforma petrolifera della Gazprom, è riuscito ad ottenere il visto di uscita, grazie sopratutto all’amnistia, lanciata e approvata dal Parlamento, del presidente Putin.

Anche gli altri ventinove attivisti sono stati liberati e stanno tornando in queste ore dai propri familiari. Qualche settimana fa, gli “artic30″ erano stati rilasciati su cauzione di 45mila euro, dopo essere stati rinchiusi nel carcere di Murmansk per due mesi. “Ce l’abbiamo fatta. Ringrazierò per sempre le migliaia di persone che ci hanno sostenuto in questi giorni (su Change.org, la petizione per il rilascio degli “artic30″ ha raggiunto quota 138mila firme,ndr). In qualche modo, è stata una grande esperienza che sicuramente ha cambiato le nostre vite. Alla Gazprom,alla Shell e a tutte le altre compagnie che intendono perforare l’Artico per cercare petrolio, posso solo dire che la nostra campagna non si ferma qua, che Greenpeace lotterà ancora per difendere questo ecosistema così fragile ma fondamentale per la salute del nostro pianeta“.

Felicità e commozione da parte dei  genitori di Cristian, che, nonostante l’arresto,  hanno sempre sostenuto le battaglie del figlio in difesa dell’ambiente. La mamma, Raffaella Ruggiero, vuole prima di tutto ringraziare “tutti i firmatari della petizione e tutte quelle persone che hanno mantenuto la luce accesa sulla vicenda. Abbiamo passato ore,giorni,settimane senza sentirlo e con il timore che questa storia potesse essere dimenticata. Cristian, così come tutti gli altri attivisti, è solo colpevole di pacifismo e, conoscendolo, continuerà a partecipare ad altre missioni di Greenpeace“.

Soddisfazione anche da parte di Alessandro Giannì, direttore di Greenpeace Italia: “Cristian è molto provato,stanco e dimagrito. Gli ultimi giorni sono stati complicati ma fortunatamente è riuscito a tornare a casa. Deciderà lui se partecipare ad altre missioni ma,intanto, la nostra associazione non si ferma e continuerà a denunciare quello che sta accadendo nel mar Artico, dove la stessa piattaforma che è stata assaltata dagli ‘artic30′ sta nuovamente violando le leggi“.
Ha seguito la vicenda con grande apprensione anche il sindaco De Magistris: “Sono felicissimo che Cristian possa trascorrere il Capodanno a Napoli, le sue battaglie appartengono anche a me e alla nostra città, sono battaglie per la giustizia“.

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