Greg rucka: "attualmente tra le priorita' di marvel e dc non c'e' la qualita' dei prodotti"

Creato il 21 settembre 2012 da Comixfactory

Il Punisher nella bella interpretazione di Marco Checchetto


Sembra proprio che Greg Rucka negli ultimi tempi, dopo aver maturato la decisione di non voler più collaborare con Marvel e, soprattutto, DC, abbia voglia di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. In una lunga intervista rilasciata alla rivista britannica Clint l'autore ha parlato a ruota libera, esprimendosi su quello che è per lui lo stato attuale del mercato e la logica secondo cui le grandi case editrici curano i fumetti che mandano in stampa. Quella che ne fuoriesce è una analisi tanto lucida quanto sconcertante, una analisi che appare ancor più grave dal momento che proviene da un autore generalmente abituato a stare lontano dalle polemiche e dalla luce dei riflettori.
"Ho terminato il mio periodo dedicato al lavoro su commissione svolto al servizio di altri. Mi sto divertendo a scrivere il Punitore, ma non è un mio personaggio, appartiene alla Marvel e sapevo a cosa andavo incontro. Ho dedicato molto del mio tempo trascorso nel campo dei fumetti al servizio di altri padroni - e per adesso ne ho abbastanza. Sono annoiato a morte del modo in cui le Big Two trattano la gente.
Alla DC ho dedicato sette ottimi anni della mia vita e loro ne hanno tratto più benefici di quanti non ne abbia avuti io. In parte è stato un mio errore, ma non del tutto. A questo punto, non vedo ragioni per non dover tirare le somme riguardo a ciò, posso andare a fondo o nuotare per conto mio.

Greg Rucka

Stiamo assistendo ad una grottesca Hollywoodizzazione della due principali case editrici presenti sul mercato. C'è stato stato un periodo in cui avvertivo che volevano fare soldi semplicemente raccontando le migliori storie che erano in grado di produrre; adesso la qualità del prodotto ha minor valore del fatto che un fumetto sia pubblicato. Il desiderio che sia fatto un buon lavoro è passato in secondo piano.
Dan Didio, la stessa persona che ha dichiarato che finché lui sarebbe stato alla DC Gotham Central non avrebbe mai chiuso, continua a ripetere a tutti che grande serie sia stata Gotham Central, ma aggiunge che non ha mai fatto guadagnare soldi.
Bene, date un'occhiata alla classifica di vendita dei vostri trade paperback! la serie in albetti non avrà fatto guadagnare soldi, ma la raccolta in volume sì. Quello che adesso mi sento dire è: "per noi non valeva nulla". Sapete una cosa? Possono smettere di vendere Batwoman: Elegy o decidere di non vendere i volumi di Wonder Woman o qualsiasi cosa che ho scritto per loro, perché è chiaro che io non ho realizzato nulla che risulti utile per loro e non ci stanno guadagnando nulla.

Batwoman

A questo punto, con la condizione attuale del mercato, io non ho pazienza per adattarmi ad esso.
La mia gestione del Punitore termina con il numero 16, stiamo preparando una miniserie di cinque numeri che si intitola War Zone poi ho finito. Le alte sfere alla Marvel, senza interpellarmi, hanno deciso che avrebbe dovuto unirsi a un gruppo su un'altra testata. E' la loro scelta, i personaggi appartengono a loro, ma non ne sono felice. Sono contento di aver avuto la possibilità di lavorare sul personaggio e sono orgoglioso del lavoro che ho fatto.
A dispetto di quello che dichiarano gli editori, il loro interesse nel talento è attualmente ai minimi storici, il loro unico interesse consiste esclusivamente nel far aumentare il valore finanziario del loro patrimonio. Fino a due o tre anni fa si dava valore al talento, all'epoca c'era in atto una guerra per le esclusive, ma questa parentesi è stata decisamente accantonata. Ultimamente li senti ripetere: "Non abbiamo bisogno di te", perché in giro possono trovarne molti altri come te.

Una copertina tratta da
Stumptown, di imminente
pubblicazione italiana per
Edizioni BD

Per ogni autore che rinuncia di scrivere Spider-Man o Superman, vi garantisco che ci sono almeno 5000 scrittori affamati che darebbero un occhio della testa per prenderne il posto. Ma il fatto che loro vogliano scriverlo, non significa anche che siano capaci di farlo. E'n una cosa che hanno intuito appieno alla Warner Bros, realizzando l'enorme potenziale non sfruttato di ciò che avevano. Quando è uscito l'ultimo film di Harry Potter qualcuno avrà esclamato: "Caspita! Abbiamo velocemente bisogno di qualcos'altro" e hanno guardato con attenzione al programma di produzione film messo in atto con successo dalla Marvel.
La DC sta provando a inseguire la Marvel, perché cose come the Avengers han portato a casa seicento milioni di dollari. Sono tanti soldi, non me la sento di criticare la Warner Bros per voler guadagnare soldi, sarebbe come accusare uno squalo di avere fame, ma sono convinto che il proseguimento di questa politica volta a privilegiare solo l'aspetto finanziario, alla lunga danneggerà sia l'aspetto creativo che quello artistico".

Copertina da Adventures of Superman 629


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