Via F. Crispi 16, Roma (T. +39 06 4208 6498) e sarà esposta fino al 5 marzo.
Fotografie ispirate dalle suggestioni surreali di pittori e registi americani come Alberte Bierstadt e Steven Spealberg, immortalano l'atmosfera che avvolge gli studi cinematografici di Cinecittà una volta terminata la produzione di un film.
« In queste immagini attingo alla calma ed al mistero che avvolgono i set cinematografici abbandonati. - dichiara Crewdson - Come in gran parte del mio lavoro, ho osservato l'indefinita linea di confine fra realtà e finzione, natura ed artificio,bellezza e decadenza »
Gregory Crewdson è nato nel 1962 a Brooklyn, New York, ed ha effettuato gli studi universitari presso la State University of New York e la Yale University. Le sue opere fotografiche sono incluse in numerose collezioni museali e pubbliche internazionali, fra cui il Whitney Museum of American Art di New York, il San Francisco Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Fotomuseum Winterthur (Svizzera), la National Gallery of Victoria di Melbourne. Dopo la retrospettiva inaugurata nel 2005 al Kunstverein Hannover (esposta poi al Fotomuseum Winterthur ed al Hasselblad Center, Svezia), il Palazzo delle Esposizioni di Roma gli ha dedicato nel 2007 un’importante mostra monografica. Una nuova esposizione itinerante del suo lavoro si inaugurerà a febbraio 2011 presso il Kulturhuset Museum di Stoccolma per poi proseguire a Copenaghen e Berlino.
Crewdson è docente della Yale University nel Dipartimento di Fotografia e vive a New York.
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