Lo so, lo so: ancora dovremmo restare nella palette colori autunnali, e godercela per un mesetto almeno. I gialli carichi, i bordeaux, i marroni, i colori caldi…
ma io cosa vi devo dire, ci sono anche quei giorni che ti prende così, l’impeto minimal, il “pochi sbatti” (da perfetta milanese imbruttita), il giorno in cui anche solo pensare al colore ti fa venire il mal di testa e ti vorresti circondare solo di non colore, di luce (ma non troppa), di bianco, di grigio.
i colori invernali per eccellenza, ma anche estivi. I colori della luce e quelli del candore, del riposo, della tranquillità, del “tutto va bene”, dell’assenza che si fa presenza.
Una stanza completamente bianca non sembrerà mai vuota, eppure tranquillizza l’animo (almeno il mio) come le stanze dalle pareti imbottite dei manicomi: stanze in cui sfogare i propri dolori, istinti, pensieri, schizofrenie, e da cui uscire cambiati, rinati, svuotati.
Ok, vi sto spaventando… (forse, anzi sicuramente, un pò pazza lo sono) perciò, meglio che vi lasci a questa mini raccolta di bianco e grigio, di sensazioni (tatto, vista, se non proprio olfatot e udito), di mood del giorno: