Plot L'undicesima stagione di Grey's Anatomy si porta dietro le ferite lasciate aperte dall'anno precedente, ancora in fase di guarigione e non del tutto suturate: Meredith (Ellen Pompeo) e Derek (Patrick Dempsey) sono ancora in crisi a causa della decisione di lui di trasferirsi a Washington per un prestigioso studio sul cervello, Richard (James Pickens Jr.) è rimasto sconvolto dalla scoperta che la dottoressa Pierce (Kelly McCreary) è sua figlia, scoperta condivisa involontariamente con Amelia (Caterina Scorsone), mentre Callie (Sara Ramirez) e Arizona (Jessica Capshaw) sembrano non trovare nessun punto di incontro per quanto riguarda il crescere i figli. Ad aumentare la tensione al Grey Sloan Memorial Hospital è l'assenza di Cristina Yang (Sandra Oh), ormai trasferitasi in Europa, che influenza inevitabilmente molti dei protagonisti: Owen (Kevin McKidd) fa finta di nulla e soffre in silenzio, Meredith non ha più la sua “persona” e cerca di trovare conforto in Alex (Justin Chambers), che deve inoltre scontrarsi con la Bailey (Chandra Wilson) per il posto di Cristina nel consiglio di amministrazione dell'ospedale. I problemi personali dei medici del Grey Sloan Memorial Hospital vanno però in secondo piano quando un forte temporale fa precipitare dal tetto dell'ospedale una barella che va a colpire un'auto, ferendo gravemente i due giovani passeggeri del veicolo. Trovandosi davanti a un caso così imprevedibile, che sottolinea come di fronte alla sorte sia inutile fare progetti ed essere cauti, i protagonisti assumono importanti decisioni: Callie acconsente ad avere un figlio tramite una madre surrogata, Maggie decide di non dire a Meredith che in realtà è sua sorella e Derek rinuncia ad andare a Washington per rimanere vicino alla moglie e ai figli. Cosa ci è piaciuto Dopo dieci anni di programmazione il pubblico di Grey's Anatomy non può che dividersi in due categorie: chi ama incondizionatamente tutto ciò che esce dalla penna di Shonda Rhimes, e quindi non è mai sazio delle incertezze di Meredith Grey o delle smorfiette di April Kepner (Sarah Drew), e chi guarda la serie per inerzia. I momenti migliori della puntata sono sicuramente quelli con Miranda Bailey, uno degli ultimi personaggi forti a difendere il fortino, purtroppo relegata a pochissime scene. Cosa non ci è piaciuto Tutto ciò che esce dalla fabbrica d'oro di Shonda Rhimes si fonda su tre punti chiave: pathos, sesso e romanticismo. Chi guarda le sue serie sa cosa aspettarsi e chi non è attratto da questo tipo di storie ma guarda comunque prodotti come Grey's Anatomy lo fa perché si affeziona ai personaggi, il vero punto di forza della serie: se però alcuni sono ben scritti e brillanti, soprattutto per il carisma degli attori che li interpretano, non tutti sono all'altezza del compito. Il fatto che in dieci anni il cast sia stato stravolto più volte non aiuta la serie a mantenersi al livello degli esordi: con l'uscita di scena di Cristina Yang, uno dei personaggi più importanti e forti della serie, Grey's Anatomy rischia di perdere sempre più mordente. Soprattutto se tutto il peso della serie è lasciato unicamente nelle mani lamentose di Meredith Grey. Il dottor Stranamore risponde Fin dagli esordi, Grey's Anatomy usa casi clinici, più o meno probabili, come metafora per parlare di problemi comuni a tutti: questa volta, visto che i protagonisti devono risolvere problemi che riguardano principalmente la famiglia, i pazienti esaminati sono un padre rimasto disperso per mesi nel deserto alla ricerca di moglie e figlia e una coppia di adolescenti malati e molto innamorati (l'eredità del film Tutta colpa delle stelle comincia già a pesare): casi estremi per dire che nononostanti tutti i progetti e i programmi che uno può fare, la vita è imprevedibile e può piegarci da un momento all'altro, motivo per cui bisogna amare i propri cari con forza e dedizione giorno per giorno, senza pensare troppo al futuro.
Grey's anatomy: i must have lost it on the wind, commento alla première della stagione 11
Creato il 29 ottobre 2014 da Valentinaariete @valentinaarietePlot L'undicesima stagione di Grey's Anatomy si porta dietro le ferite lasciate aperte dall'anno precedente, ancora in fase di guarigione e non del tutto suturate: Meredith (Ellen Pompeo) e Derek (Patrick Dempsey) sono ancora in crisi a causa della decisione di lui di trasferirsi a Washington per un prestigioso studio sul cervello, Richard (James Pickens Jr.) è rimasto sconvolto dalla scoperta che la dottoressa Pierce (Kelly McCreary) è sua figlia, scoperta condivisa involontariamente con Amelia (Caterina Scorsone), mentre Callie (Sara Ramirez) e Arizona (Jessica Capshaw) sembrano non trovare nessun punto di incontro per quanto riguarda il crescere i figli. Ad aumentare la tensione al Grey Sloan Memorial Hospital è l'assenza di Cristina Yang (Sandra Oh), ormai trasferitasi in Europa, che influenza inevitabilmente molti dei protagonisti: Owen (Kevin McKidd) fa finta di nulla e soffre in silenzio, Meredith non ha più la sua “persona” e cerca di trovare conforto in Alex (Justin Chambers), che deve inoltre scontrarsi con la Bailey (Chandra Wilson) per il posto di Cristina nel consiglio di amministrazione dell'ospedale. I problemi personali dei medici del Grey Sloan Memorial Hospital vanno però in secondo piano quando un forte temporale fa precipitare dal tetto dell'ospedale una barella che va a colpire un'auto, ferendo gravemente i due giovani passeggeri del veicolo. Trovandosi davanti a un caso così imprevedibile, che sottolinea come di fronte alla sorte sia inutile fare progetti ed essere cauti, i protagonisti assumono importanti decisioni: Callie acconsente ad avere un figlio tramite una madre surrogata, Maggie decide di non dire a Meredith che in realtà è sua sorella e Derek rinuncia ad andare a Washington per rimanere vicino alla moglie e ai figli. Cosa ci è piaciuto Dopo dieci anni di programmazione il pubblico di Grey's Anatomy non può che dividersi in due categorie: chi ama incondizionatamente tutto ciò che esce dalla penna di Shonda Rhimes, e quindi non è mai sazio delle incertezze di Meredith Grey o delle smorfiette di April Kepner (Sarah Drew), e chi guarda la serie per inerzia. I momenti migliori della puntata sono sicuramente quelli con Miranda Bailey, uno degli ultimi personaggi forti a difendere il fortino, purtroppo relegata a pochissime scene. Cosa non ci è piaciuto Tutto ciò che esce dalla fabbrica d'oro di Shonda Rhimes si fonda su tre punti chiave: pathos, sesso e romanticismo. Chi guarda le sue serie sa cosa aspettarsi e chi non è attratto da questo tipo di storie ma guarda comunque prodotti come Grey's Anatomy lo fa perché si affeziona ai personaggi, il vero punto di forza della serie: se però alcuni sono ben scritti e brillanti, soprattutto per il carisma degli attori che li interpretano, non tutti sono all'altezza del compito. Il fatto che in dieci anni il cast sia stato stravolto più volte non aiuta la serie a mantenersi al livello degli esordi: con l'uscita di scena di Cristina Yang, uno dei personaggi più importanti e forti della serie, Grey's Anatomy rischia di perdere sempre più mordente. Soprattutto se tutto il peso della serie è lasciato unicamente nelle mani lamentose di Meredith Grey. Il dottor Stranamore risponde Fin dagli esordi, Grey's Anatomy usa casi clinici, più o meno probabili, come metafora per parlare di problemi comuni a tutti: questa volta, visto che i protagonisti devono risolvere problemi che riguardano principalmente la famiglia, i pazienti esaminati sono un padre rimasto disperso per mesi nel deserto alla ricerca di moglie e figlia e una coppia di adolescenti malati e molto innamorati (l'eredità del film Tutta colpa delle stelle comincia già a pesare): casi estremi per dire che nononostanti tutti i progetti e i programmi che uno può fare, la vita è imprevedibile e può piegarci da un momento all'altro, motivo per cui bisogna amare i propri cari con forza e dedizione giorno per giorno, senza pensare troppo al futuro.
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