GRIEF OF EMERALD, It All Turns To Ashes

Creato il 05 maggio 2013 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Il black metal suonato dai Grief Of Emerald è fortemente intriso di death. Il gruppo svedese, presentato invece dall’etichetta come seguace del suono sinfonico dei Dimmu Borgir e degli Old Man’s Child, si riaffaccia sulla scena estrema dopo un decennio di silenzio discografico (se si eccettua “Devil Dragon”, inedito contenuto nella compilation The Devils Deep del 2011, l’ ultimo loro album, Christian Termination, risale al 2002). In realtà i Grief Of Emerald, oggi ampiamente rimaneggiati a livello di formazione (della line up originaria è rimasto il solo chitarrista-cantante Jonny Letho), danno il meglio di loro stessi nei pezzi più tirati e sostenuti, in questo avvicinandosi piuttosto alle coordinate stilistiche dei connazionali Marduk e Dark Funeral. La comunanza con questi due gruppi trova riscontro anche quanto a tematiche trattate, palesemente anticristiane e contro le religioni istituzionali in generale. L’impatto risulta devastante già dal primo ascolto, con una pulizia in sede di produzione che esalta la nitidezza dei suoni.

“And Yes It Moves” è una canzone dirompente e dalle atmosfere apocalittiche, spasmodica e maligna nelle sue accelerazioni brutali. Da sottolineare l’efficacia dell’uso delle tastiere, mai ingombranti e capaci di creare una dimensione di nera maestosità. Il lento incedere di “Where Tears Are Born” si rivela distaccato e marziale e costituisce la naturale introduzione a “It All Turns To Ashes”, canzone prismatica e giocata su un’entusiasmante alternanza di archi e pianoforte. La pura violenza sonora sprigionata da “God Of Carnage” (dall’assolo di chitarra classica particolarmente ispirato) e dalla disumana “Stormlegion (Warstorms Pt. 2)” trova il suo contraltare nell’atmosferica “The Third Eclipse”, coinvolgente e riuscito connubio di sinfonia e malvagità.

I Grief Of Emerald sono tornati con un album ispirato e convincente, riappropriandosi del giusto ruolo che a loro compete. Se cercate un album veloce, cattivo, buio e nichilista, It All Turns To Ashes fa per voi!

Tracklist

01. And Yes It Moves
02. God of Carnage
03. Where Tears Are Born
04. It All Turns to Ashes
05. Cage of Pain
06. Where Silence Became Eternal
07. Warstorms
08. Stormlegion (Warstorms Pt. 2)
09. The Third Eclipse

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