Per questo spavento di fronte all’apertura di Grillo a Casapound. Un movimento sedicente democratico non può aprirsi a chi nega il concetto stesso di democrazia. Le persone che adersicono movimento di Iannone si autodefiniscono “fascisti del nuovo millennio” e aborrono la democrazia, salvo poi utilizzarne le strutture per i propri fini come nel caso delle prossime elezioni.
Non è questione, si badi bene, di essere o non essere antifascista. È una questione di coerenza. Se si crede nella democrazia non si può accettare chi conduce un’azione politica contraria alla democrazia stessa, anche se poi si presenta alle elezioni, appunto, democratiche.
Si contraddice Casapound presentando una lista alle politiche. Se non si crede al valore della democrazia non se ne utilizzano gli strumenti. E Grillo commette un passo falso gravissimo. Ora deve spiegare se il Movimento 5 Stelle crede davvero nella democrazia e, se sì, come intende collocare idee antidemocratiche come quelle di Casapound all’interno del Movimento.
Non mi si venga a dire che quello che conta sono i problemi e la loro soluzione. La soluzione, in democrazia, si cerca col confronto e il dibattito. Come si fa a confrontarsi e a dibattere con chi nega la democrazia stessa e le sue regole?
Luca Craia