Grillo – Di Battista: le due anime del Movimento 5 Stelle.

Creato il 16 agosto 2013 da Laperonza

Servono alleanze, non tanto tra partiti, ma tra uomini puri. Credo che ancora ce ne siano in giro, pochi ma ci sono.

Grillo è sanguigno, non si capisce bene se per carattere o per strategia. Fatto sta che il leader neanche tanto indiscusso del Movimento 5 Stelle ogni volta esaspera e porta i toni all’estremo. È buona regola, per cambiare le cose, puntare al massimo per poi giungere a qualcosa più del minimo. Ma bisognerebbe usare l’intelligenza e rispettare quella altrui. Per questo le dichiarazioni di Grillo e la sua richiesta di dimissioni di Napolitano per eleggere un nuovo Presidente della Repubblica che sciolga le Camere e indica nuove elezioni è stupefacente e oltraggia l’intelligenza di chi lo segue. Come si può pensare che questo Parlamento, con la sua infima qualità umana, sia in grado di produrre un Presidente della Repubblica anche minimamente migliore di Napolitano, posto che, in questa fase, lo stesso Napolitano rappresenta il minimo del minimo sindacale della rappresentanza istituzionale? Come si può seriamente concepire l’idea di andare ad elezioni con questa legge elettorale o, come ama proporre qualcuno a sinistra, col vecchio “mattarellum” che si potrebbe ripristinare con un colpo di bacchetta magica? (Ricordiamo che il cosiddetto mattarellum è legge di poco superiore moralmente e tecnicamente del porcellum che infiniti adduse lutti agli Italiani). Grillo ci fa, ne sono certo, non può essere così stupido. Cavalca l’onda, incita le folle, sobilla alla rivolta cauta e ponderata che solo gli Italiani sanno fare, senza fretta, avanti il prossimo. È espertissimo in quest’arte ed è convinto che paghi ancora una volta.

Diverso è l’atteggiamento del Deputato Alessandro Di Battista. Il giovane esponente dei 5 Stelle si conferma ancora una volta mente acuta e coscienza critica del suo movimento ed esprime analisi logiche e del periodo di tutto rispetto. Così quando, invece di invocare dimissioni presidenziali come salti nel buio ed elezioni inutili e dannose propone che il governaccio Letta tiri finalmente le cuoia e venga dato l’incarico proprio al Movimento 5 Stelle, merita attenzione, di più, merita un plauso. Perché forse è proprio questa la strada da percorrere, quella che può, potrebbe, potrà portare l’Italia fuori dal pantano. Si deve andare con urgenza ad elezioni, ma con una legge elettorale rispettabile per la quale serve un governo politico e non criminale. Si deve andare all’elezione di un Presidente della Repubblica rappresentativo ma per farlo serve un Parlamento eletto dagli Italiani e non dalle segreterie di partito. Il governo che chiede Di Battista dovrebbe fare poche cose ma molto precise. E certamente non può farle con il solo apporto del Movimento. Servono alleanze, non tanto tra partiti, ma tra uomini puri. Credo che ancora ce ne siano in giro, pochi ma ci sono.

Luca Craia


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