GROPELLO (pv). "Tanto
è stato fatto ma tanto è ancora da fare - non perde la grinta Giuseppe Chiari
sindaco uscente di Gropello Cairoli che quest'anno dovrà lasciare il suo
ufficio in Municipio dopo aver governato per due mandati consecutivi -. La
soddisfazione per i risultati raggiunti è direttamente proporzionale alla
consapevolezza che in un comune non si finisce mai di risolvere i
problemi".
Nei giorni successivi si tornerà a parlare di elezioni nel Comune di Gropello
ma ancora non si sanno con precisione i nomi di tutti i candidati per il
centrodestra.
"Ce ne stiamo occupando ma ancora non abbiamo nulla di
definitivo - spiega il sindaco che nel 2011 è stato riconfermato con la lista
civica "Uniti a Gropello" - abbiamo cercato di rispettare tutto il
programma elettorale, proprio in virtù del fatto che non si parla solo per fare
bella figura ma per concretizzare e migliorare la vita dei cittadini fornendo i
servizi che mancano".
Tra i meriti di Chiari c'è la realizzazione del recupero di Villa Cairoli un
patrimonio storico che, con l'aiuto di fondi regionali, è diventato un centro
di accoglienza per persone bisognose.
"Abbiamo realizzato 10 appartamenti per persone in stato di bisogno come
anziani dal reddito basso e famiglie che non arrivano alla fine del mese ma
allo stesso tempo, nella stessa struttura, abbiamo fatto nascere una sala museo
per mantenere saldo il legame con il nostro passato".
Nel bilancio di previsione, il sindaco si propone di lasciare un'eredità da
destinare a opere pubbliche e al potenziamento dei servizi per i disabili.
"Le piste ciclabili possono essere estese e dovranno essere potenziate le
fognature. La viabilità in generale dovrebbe essere vista nell'ottica del
vivere bene, sia attraverso il continuo abbattimento delle barriere
architettoniche, sia vigilando costantemente sui bisogni quotidiani di tutti i
cittadini – ha concluso Chiari -. Tanto lavoro è stato fatto nelle scuole e
negli asili ma non bisogna abbassare la guardia. Nel bilancio preventivo
metteremo le voci che abbiamo portato avanti negli anni per permettere a chi governerà
in futuro di fare un buon lavoro. Non esiste la finanza creativa ma quella del
buon senso e del buon padre di famiglia".
di Lara Morano