La storia prende in prestito le leggende dedicate ad Halloween e ci presenta Giorgio, un simpatico pre adolescente, sveglio, carino, distratto al punto giusto, con genitori amorevoli, e tanta fantasia da far esplodere, insomma un ragazzo come tanti. Ma Giorgio vanta una particolarità: abita vicino al cimitero e suo papà fa il becchino da un paio di generazioni.
Giorgio è anche innamorato, della sua super migliore amica, e, inoltre, riesce a parlare con i fantasmi del cimitero, solo con quelli, o meglio sono i soli a sapere che lui riesce a vederli, e per fortuna altrimenti sai che via vai di morti!!!
Avete idea di cosa significhi essere il figlio del custode tuttofare del cimitero e vivere oltretutto nella casa all’ingresso del cimitero stesso? Ho iniziato fin da piccolo ad accorgermi che le persone facevano strani gesti al nostro passaggio. Ero piccolo ma di sicuro né scemo né cieco. Poi sono arrivati alle mie giovani orecchie i primi commenti poco educati, del tipo “ecco i becchini”, “toccati, arrivano i Solles”, “cosa mangeranno per cena, ossa fritte?” E così via, in un ricco ed articolato copione abbellito dalla famosa vena umoristica dei toscani. Il fatto poi che mio padre avesse un cognome straniero copriva il tutto con un velo di oscura ambiguità difficile da interpretare. Siamo nel nuovo millennio ma la somma di becchino più straniero dà, come risultato finale, la definizione di strano parecchio
Non voglio svelare troppo di questa simpatica storia, vi anticipò però che tra i morti ce né uno ammazzato, che i misteri rischiano di nascondere la verità, e che i fantasmi sanno perdonare, non sempre, ma a volte capita.
Grosso guaio al cimitero, Chiara Cini, Lazy Book, Euro 1,99