Gruppo di auto-aiuto

Creato il 07 ottobre 2012 da Povna @povna

Non è che, visto che non ne parla, non le manchino. La verità è che la loro assenza le pesa, giorno dopo giorno. E le singole ore di questo nuovo tempo pieno trascorrono in una gimkana che è sempre anche un poco onirica: con il corpo (e anche la testa, e la passione, e la ragione, e l’armamentario della brava prof. tutto quanto) a fare lezione in classe. Ma intanto, con il cuore (e la visione periferica che è tipica dei sogni), una parte della ‘povna insegue ombre che, tra scale, corridoi, stanze, infestano i suoi pensieri ovunque, parlandole dell’Onda lontana.
La ‘povna – consapevole che a questa malattia non c’è rimedio (e anche che, a parlarne troppo in giro, la internano per pazza) – se ne sta buona, e cerca di farsela passare in moderato silenzio. Oppure, se favella, ha la certezza di essere quanto meno presa parecchio per il culo da tutti i suoi colleghi.
Per fortuna, però, esistono loro. Che la amano e la proteggono. Così la ‘povna Wavesick impara, sempre di più, a contare sui Merry Men. Quelli, tanto, nelle follie, si sa, ci sguazzano. E credono – da veri uomini nel bosco – nei sentimenti profondi, e pure rudi. C’è poi da dire che, pur arrivati così ultimi, di quella storia sono stati testimoni, la conoscono. Vuoi perché, ai tempi, le chiesero a gran voce di leggere la lettera; vuoi perché era in classe loro che l’Onda arrivò in massa, a ringraziarla; vuoi perché la Pesciolina in casa di Calvin praticamente ci è cresciuta, e dunque capisce al volo tutto. Ma, soprattutto, perché le cose strane, è noto, li colpiscono. E poi – anche se nessuno può esplicitarlo platealmente – sanno che i soli capaci di una rinnovata (e pur diversa) affinità elettiva sono loro.
Così la ‘povna, dopo aver trattenuto la sua sensucht sotto una coltre professionale di riserbo, là, dove può, getta la maschera.
“Corto Maltese si è iscritto a lettere!”.
“Oggi passa a trovarci Calvin”.
“Sapete, Peter Pan sta facendo Ingegneria nella piccola città”.
Loro ascoltano pazienti, interloquiscono, la consolano, si interessano. Poi, con tatto, spostano l’argomento sulla lezione del giorno. E la ‘povna, così doverosamente giuggiolata, inizia a spiegare sorridendo. Non senza aver prima rivolto, grata, al suo gruppo di auto-aiuto un sorriso circolare.