Da qualche tempo faccio parte del Gruppo Letterario delle WOMEN@WORK, il marchio creato e registrato da Costanza Bondi, che ne è ideatrice, scenografa, regista e protagonista, all’interno di un percorso artistico/poetico di donne scelte per la forza e per la passione del proprio carattere letterario, le cui parole ne restituiscono i tratti decisi di una intensità altamente creativa. Il nostro è un gruppo nato in facebook, libero e spontaneo, unito dalla passione per la scrittura e formato da scrittrici non professioniste, tutte donne cioè che hanno nella vita altra occupazione professionale. E quindi casalinghe, tutt’altro che disperate, notai, impiegate, traduttrici, avvocati, correttrici di bozze e … chi più ne ha più ne metta. Da qui il termine WOMEN@WORK, cioè donne al lavoro comunque e sempre, che nel frattempo, però si dilettano nella scrittura – prevalentemente amorosa – e che si incontrano nel web tramite i propri profili facebook per essere poi coordinate da Costanza Bondi.
WOMEN@WORK, quindi, ovvero – come è stata definita dallo scrittore Marco Proietti Mancini – “scrittura né erotica né gastronomica, assolutamente non visiva, ma che coinvolga ogni senso, che dalle pagine escano odori, profumi, sapori, musiche, che nelle pagine rientri l’odore delle dita, il sapore delle lacrime e l’immagine dei sorrisi, il suono delle risate o del pianto che ci hanno provocato… fino a diventare con il libro tutto una sola cosa: appunto… Letteratura dei Sensi!”
Questa è la produzione poetica delle WOMEN@WORK
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Questa è la produzione narrativa delle WOMEN@WORK
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