Ottima l'introduzione di wiki: "Cargo 200 è un film del 2007, scritto e diretto da Aleksej O. Balabanov. Il film, che si basa su una storia vera, è stato escluso sia dal Festival di Cannes sia dal Festival di Berlino, a causa del suo contenuto crudo e a tratti macabro con cui il regista ha voluto mostrare il lato negativo della società sovietica.
Il titolo del film fa riferimento alle bare in zinco dentro cui venivano rimandati in patria i cadaveri dei soldati sovietici."
(a me è sembrato che i Cargo 200 fossero gli aerei che trasportavano le vittime, ho questo dubbio su quanto dice wiki, ma non cambia la sostanza del film.)
Dai Trivia di IMDB leggiamo la risposta dello stesso regista, con un concetto implicito che sottoscrivo e spesso ripeto, soprattutto in occasione di certi film horror: "Aleksey Balabanov says everything shown in the film is true but does not think the film is scary: "Life was much worse than it is shown in my film. You should've seen the starving people I brought bread to! That was back in the middle of 1980s when I worked as an assistant director."". Tradotto nel motto che ripeto spesso: la realtà è sempre peggiore della più cruenta e perversa delle fantasie.
Quello narrato è un fatto di cronaca avvenuto nel 1984 a Leninsk, mentre l'Unione Sovietica è ancora impegnata nell'invasione dell'Afghanistan (1979-1989). Senza scendere troppo in dettagli, è l'agghiacciante vicenda di un funzionario di polizia, tale Zhurov, che profittando della sua posizione si vendicherà di un pregiudicato facendolo di fatto condannare a morte, per un omocidio in realtà commesso dallo stesso Zhurov. Nel mentre della macchinazione troverà a casa del pregiudicato una ragazza, Angelika, figlia del segretario del partito della regione. La deflorerà con una bottiglia, poi la porterà a casa sua, dove vive solo con la madre interdetta, presentandola come sua moglie ed ammanettandola al letto; come sostentamento solo bottiglie di alcol. Gli andranno tutte bene al poliziotto psicopatico, sarà lui stesso incaricato di indagare sulla scomparsa della ragazza, andrà persino a ritirare un Cargo 200 col corpo del fidanzato, e la più seria minaccia che Angelika poteva fargli è ormai un cadavere. Dovrà però fare i conti con la moglie dell'uomo che ha fatto condannare...
Tra l'ambientazione industriale cupissima di Leninsk e dintorni, e Zhurov (ottima interpretazione di Aleksei Poluyan), un personaggio spaventoso, alienato da un materialismo disumanizzante che gli fa trattare un corpo come semplice ammasso di carne, viene fuori un ritratto tetro del regime sovietico per interposto popolo succube. Gli stessi giovani, con le loro disperate improvvisazioni di discoteche, di fatto confermano la situazione. Il loro svago così come il modo di ribellarsi ai vecchi è scontato, privo d'entusiamo, carico di disincanto da affogare nell'alcol, quest'ultimo vero comun denominatore per tutte le generazioni russe, pre e post zariste, pre e post sovietiche... da sempre.
E' un crescendo desadiano. Zhurov però dal noto marchese ha "dimenticato" di prendere la componente ludico-perversa, c'è solo la violenza. Effettivamente, se già se ne vedono diverse di scene dopo le quali comprendi che Zhurov o è un evirato/castrato o è impotente, quando arriva il finale il termine "Macabro" diventa il solo aggettivo applicabile. E non ci sarà praticamente altro, tranne un'inutile, inerziale, iniziativa di 2 giovani per fare soldi, nella continuità della vita da proseguire, ma il finale sarà quello, terribile, della ragazza e dei morti... e pure io concludo così, in modo quasi incompiuto, senza cercare un finale ad effetto. La recensione come il film, narra la cronaca e poi si ferma.
Curiosità (da wiki)
La scelta del cast si rivelò problematica: Yevgeni Mironov, la prima scelta per il ruolo del capitano Zhurov, rifiutò la parte; stessa cosa fecero Sergey Makovetskiy e Kirill Pirogov, i quali avevano già lavorato con Balabanov nei suoi precedenti film. Lo stesso Makovetskiy, dopo aver letto la sceneggiatura, arrivò addirittura ad augurare al regista il naufragio del progetto. Venne infine scelto Aleksei Poluyan, il quale originariamente doveva interpretare un altro ruolo nel film. L'attore però, al tempo malato di pancreatite, fu soggetto ad alcune crisi isteriche e diversi altri problemi durante le riprese che ne minarono la sua condizione fisica. L'attore è morto nel 2010.
Robydick
Qualche immagine... Alcune meritano contemplazione, altre sono da urlo di gioia per gli appassionati e sempre urlo, ma di orrore, per i c.d. sensibili.