Così come lo scorso anno, l’ultimo fine settimana di settembre a Gualdo Tadino non arrivano solo i Giochi de le Porte. C’è anche una brava fotografa emergente che ha deciso di sposare questo periodo per deliziarci con i suoi scatti.
Dopo la mostra dedicata alla musica del 2011, ecco che Elisa Fratini quest’anno si occupa della sua città nei giorni in cui questa è vestita a festa.Le immagini che la Fratini proporrà nelle sale della mediateca del Museo dell’Emigrazione dal 27 al 30 settembre sono quelle di una Gualdo Tadino quasi inedita.La maggiorparte virati in grigio e sepia, gli scatti ci faranno visitare luoghi simbolo della città natia di Matteo da Gualdo e Castore Durante. Luoghi che trasudano misticità, che raccontano storie che sembreranno uscire dalle immagini. Una mostra che emozionerà chi in quei luoghi e in quei simboli si riconoscerà, ma anche il forestiero che avrà l’occasione di ammirare Gualdo con l’occhio di una gualdese.Non solo l’autunnale grigio, ma anche il primaverile colore, sapientemente miscelato in maniera mai invasiva. Una mostra da vedere. Magari col fazzolettone della propria Porta al collo.
-recensione di Marco Gubbini-