Guardiani della Galassia, una galattica colonna sonora anni ’70

Creato il 20 ottobre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Guardiani della Galassia è una delle pellicole che più hanno stupito nel corso della passata estate americana. Per prima cosa a livello di incassi. L’ultima creatura uscita dai Marvel Studios si è rivelata un successo strepitoso, l’unico film in grado di superare quota $300 milioni al box-office statunitense quest’anno, e ha superato persino le più rosee aspettative, trattandosi di un brand cinematografico nuovo e tutto da verificare. Per seconda cosa perché ha trasformato in una star il protagonista Chris Pratt, attore che finora si era segnalato giusto in alcune serie tv come Everwood e Parks and Recreation e in piccoli ruoli in film come L’arte di vincere e Lei. L’altra sorpresa è arrivata dalla colonna sonora, che ha stazionato stabile per varie settimane ai primi posti della Billboard chart americana dei dischi più venduti. Un risultato inaspettato anche perché non propone una serie di brani originali, come nel caso di Frozen, o di canzoni di alcuni degli artisti più cool del momento, come per Colpa delle stelle, tanto per citare le altre due soundtrack commercialmente più fortunate degli ultimi tempi.

Al di là delle musiche strumentali composte da Tyler Bates, la colonna sonora di Guardiani della Galassia è tutta composta da vecchi brani degli anni Settanta. Non c’è spazio alcuno per ammiccamenti ai generi di moda oggi. Nel film, il protagonista Peter Quill interpretato da Chris Pratt è un ragazzino che nel 1988 viene prelevato dalla Terra e portato sul pianeta Morag. Il solo modo che Peter ha di rimanere legato alla Terra è la cassetta mixtape del suo Walkman. La colonna sonora in questo Guardiani della Galassia non è quindi uno strumento accessorio ma, cosa rara nel cinema supereroistico, ha un ruolo da protagonista attivo all’interno della storia. Una cura particolare è stata quindi riservata alla scelta dei brani, come ha dichiarato il regista James Gunn.

La soundtrack di Guardiani della Galassia ci regala varie perle dalla musica degli anni Settanta e un ruolo di rilievo è dato alla musica glam e al rock’n'roll del decennio. Non poteva non esserci l’immancabile David Bowie, uno degli artisti più usati dal cinema degli ultimi anni, basti citare I sogni segreti di Walter Mitty, Noi siamo infinito, American Hustle, Frances Ha, più gli italiani Io e te ed Educazione siberiana, giusto per menzionarne solo una piccola parte. In Guardiani della Galassia, Bowie è presente con “Moonage Daydream”, pezzo tratto dal suo celebre album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, ma il buon nome della musica glam è tenuto alto anche dal classico “Spirit in the Sky” di Norman Greenbaum. Spazio poi all’accattivante “Hooked on a Feeling” interpretata dai Blue Swede che si sente anche nel trailer, alla trascinante “Cherry Bomb” delle Runaways, alla dolcissima “I’m not in Love” dei 10cc e al soul di Jackson 5 e Marvin Gaye.
Guardiani della Galassia è quindi un prodotto davvero sorprendente. Non è solo e non è tanto l’ennesimo action supereroistico che strizza l’occhio al pubblico dei teenager, ma è pure un affascinante viaggio alla scoperta della musica anni Settanta. Chi se lo sarebbe aspettato?

Tracklist di Guardians of the Galaxy: Awesome Mix Vol. 1
1. “Hooked on a Feeling” Blue Swede
2. “Go All the Way” Raspberries
3. “Spirit in the Sky” Norman Greenbaum
4. “Moonage Daydream” David Bowie
5. “Fooled Around and Fell in Love” Elvin Bishop
6. “I’m Not in Love” 10cc
7. “I Want You Back” The Jackson 5
8. “Come and Get Your Love” Redbone
9. “Cherry Bomb” The Runaways
10. “Escape (The Piña Colada Song)” Rupert Holmes
11. “O-o-h Child” Five Stairsteps
12. “Ain’t No Mountain High Enough” Marvin Gaye and Tammi Terrell

di Marco Goi per Oggialcinema.net


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