Ricordo invece l'apertura di fascicoli sui casi di doping alla Juve (come è noto, il doping è fenomeno sconosciuto in tutti gli altri club professionistici); poi la Thyssen Krupp, poi (sempre coté calcio) ha aperto un neritorio fascicolo sulle possibili correlazioni fra doping ed insorgenza di SLA in età relativamente giovane. Infine, l'inchiesta delle inchieste: quella sull'Eternit e le migliaia di morti per mesotelioma.
Attenzione, non dico che Guariniello non avrebbe dovuto aprire fascicoli su questi problemi, dico che IO non ricordo una sola inchiesta su un qualche muratore caduto da un'impalcatura, o morto asfissiato durante la pulizia di un serbatoio... cose così, che capitano circa due volte al giorno...
Ma quello che mi infastidisce epidermicamente, è il trionfalismo che fra ieri sera e stamattina è esondato du tutte le rassegne stampa. I titoli sono da bollettino della vittoria. I fatti sono noti. In appello, rara avis, la sentenza ha aggravato la condanna al proprietario della Eternit - lo svizzero Stephan Schmidheiny, da 16 anni a 18 anni, per disastro ambientale doloso permanente, e per omissione volontaria ambientale permanente. Inoltre la sentenza fissa ovviamente il rimborso di tutte le spese processuali, e un indennizzo di 90.000 euro a ciasacuna delle circa 3000 parti civili che si sono costituite in giudizio.
I titoli che sono dilagati sui giornali di oggi sono un campionario preoccupante di scemenze. Se esistesse il reato di "scemenza cronica colposa", TUTTI i giornali italiani andrebbero condannati. Magari attraverso un processo aperto dallo stesso Guariniello. Ecco un piccolo campionario di scemenza dilagante: non poteva mancare né l'inno alla "sentenza storica", nè lo scontatissimo "Giustizia è fatta".
Due prime pagine "manifesto" da "Rassegna Stampa" in TV
Niente di più falso. E dopo aver partorito le prime-manifesto da mandare di fretta alle rassegne stampa della tarda sterata di ieri (TV obliges), stamattina, nei giornali online (che, come si sa, possono cambiare titoli e pesi con estrema rapidità), la "sentenza storica" e la "giustizia è fatta" passano dalle otto colonne delle prime pagine, agli "strilli" di 5/10 centimetri che rinviano ad articoli nelle pagine interne, spesso pieni di dubbi e di distinguo. Del trionfalismo di ieri sera, resta solo l'auto-imbrodamento di Guariniello, che ancora in queste ore, nelle pagine interne de "l'Unità" online, e su Repubblica cartacea, continua a straparlare di "inno alla vita" (...nientemeno...)
A cosa è dovuta la nostra apparentemente feroce critica?
-a) Il proprietario della Eternit non conoscerà mai le galere italiane. La sentenza italiana, per diventare esecutiva, dovrebbe essere accolta e ratificata dalla magistratura svizzera. Cosa che, come tutti possiamo immaginare, non succederà mai. Nella migliore delle ipotesi, le cose andranno tanto per le lunghe da consentire che sopraggiungano prima la morte del signore in questione, o la prescrizione di tutti i reati.
- -b) Stesso discorso per i risarcimenti. Se i parenti delle quasi 3000 vittime stavano già trovando - guardando le rassegne-stampa in TV, un seppur minimo motivo di parziale consolazione - lo mettano via. Quei 90.000 euro di risarcimento per ogni vittima non li vedranno mai, per la stessa ragione di cui al punto precedente. MAI i parsimoniosi svizzeri condanneranno un loro virtuoso concittadino a privarsi di centinaia di milioni di euro che - oltretutto - dovrebbero imboccare il confine di Brogeda in direzione dell'Italia. Da almeno un secolo, gli svizzeri sono abituati ad una direzione di traffico del danaro che procede in senso inverso.
- -c) Anche se avessimo torto su tutta la linea, ci sono 90 famiglie di morti per melioteloma che, non essendosi costituite parti civili. non vedranno mai un centesimo.
- -d) Gli attuali ammalati di melioteloma, statisticamente destinati a sicura morte, saranno destinatari di un risarcimento di 30.000 euro anzichè 90.000. Comse se morire più tardi, dopo un periodo più lungo di malattisa, fosse un vantaggio rispetto all'essere già crepati.
- -e) Secondo accurati studi di statistica clinica, è presumibile che ancora fino al 2021 ci saranno nuove insorgenze di melioteloma.
Con questo quadro, Il PM Guariniello continua a straparlare a reti unificate di "sentenza modello", e di "Inno alla Vita". E a me piacerebbe sapere se resterebbe dello stesso avviso anche qualora dovesse avere un proprio familiare fra i colpiti da melioteloma che non vedranno mai il signor Stephan Schmidheiny in galera, e non vedranno mai un centesimo, neanche come risarcimento delle spese sostenute per tentare di curare l'incurabile, e neanche come risarcimento delle spese per i funerali.
"Inno alla Vita" sticazzi...
Tafanus