“Sono qui con voi perché il parroco, padre David Donis, non c’è più. Dovrebbe essere lui a celebrare l’Eucaristia, ma purtroppo lo hanno ucciso. Ci rammarichiamo molto per la sua morte violenta” ha detto Mons. Sagastume.
Il Vescovo ha ricordato alcuni passaggi del libro di Giobbe, dove si dice che “la vita è come un respiro ai nostri occhi, la vediamo solo passare”, riferendosi alla caducità della vita sulla terra. Quindi ha chiesto ai fedeli di essere uniti in questi tempi violenti. “Non stiamo chiedendo di pagare con la stessa moneta i responsabili, ma che tornino indietro dalle loro vie malvagie e smettano di uccidere le persone” ha detto Mons. Sagastume, che ha elogiato le autorità per la cattura dei presunti assassini e ha chiesto di chiarire bene il fatto, in quanto “è un caso di grande impatto, l’omicidio di un sacerdote”. Tuttavia ha chiesto anche d’investigare con rapidità sulla maggior parte degli atti violenti che accadono quotidianamente in Guatemala.
Padre David Donis Barrera, 70 anni, era parroco da due anni nella parrocchia della Sagrada Familia, presso Santa Rosa. Il Guatemala è oggi uno dei Paesi con gli indici di violenza più alti in America Latina: si verificano una media di 16 omicidi al giorno su una popolazione di solo 14,3 milioni di abitanti. Nel 2011 le persone uccise sono state circa 6.000, secondo dati della stampa locale. (CE) (Agenzia Fides, 07/02/2012)