Gubitosi: Duplice sfida per Rai, tornare alla mission educativa e allargare il pubblico attraverso la Rete

E' sulla “missione” educativa dei media che ha preso la parola il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, in un convegno tenutosi oggi al Teatro Regio di Parma.
Nata nel 1954, in un Italia che si rimetteva in piedi dopo la fine della guerra, la televisione pubblica, è stata il veicolo principale per non solo per l’alfabetizzazione del popolo italiano, ma anche per la diffusione delle eccellenze e del made in italy all’estero. Oggi la sfida è duplice, come spiega Gubitosi: da una parte “tornare alla mission educativa”, oltre che d’informazione e intrattenimento con cui la Rai è nata, con programmi culturali e “fiction civili” che facciano conoscere i grandi personaggi della storia italiana; dall’altra allargare il pubblico e puntare alla diffusione della cultura a livello popolare facendo leva anche sulle tante applicazioni digitali che la rete offre. Va in questa direzione, ad esempio, la convergenza dei media che anche la tv pubblica sta seguendo con il lancio, annunciato da Gubitosi, del sito informativo della Rai. “Cambiano i linguaggi, i giornali vanno verso le tv e viceversa”.
Breve ma significativa anche l’incursione nel campo dell’influenza che la politica e gli introiti pubblicitari hanno rispetto ai contenuti delle tv pubblica. “In passato c’è stata troppa influenza dei partiti. Oggi c’è libertà di stampa, purchè con modi garbati, a differenza di talk show in onda su altre reti. Il punto deve essere non guardare in faccia a nessuno ma rispettare tutti”, ha dichiarato Gubitosi che a proposito del canone Rai – che pesa per due terzi sui ricavi dell’azienda – ne ha ribadito la necessità per garantire l’indipendenza del servizio pubblico rispetto ai finanziamenti dello Stato.
Nell'occasione è stato anche annunciato l'ingresso della Rai nell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori: “L'Osservatorio ha fatto in questi anni un grande lavoro nei confronti della formazione delle giovani generazioni - ha dichiarato Gubitosi -. Vogliamo collaborare anche noi, come Rai, a questo sforzo ed a questo progetto. Vogliamo contribuire alle attività dell Osservatorio e vogliamo che il lavoro svolto da questa organizzazione sia un successo anche in futuro”.