Guerriero in rosa - Recensione - iPad

Creato il 25 marzo 2014 da Intrattenimento

Dopo oltre quattro anni di gestazione, la collaborazione tra Pixeljam e James Kochalka vede finalmente la luce

Glorkian Warrior: Trials of Glork è uno dei tanti giochi finanziati tramite la piattaforma Kickstarter, con una campagna che ben 4 anni fa riuscì a raggiungere e superare (seppur di poco) i soli 10.000 dollari necessari per portare avanti il progetto. Un lavoro evidentemente lungo e sofferto, dal momento che ha avuto bisogno di tutto questo tempo per raggiungere l'App Store in una versione universale per iPhone e iPad. La cosa più interessante, sulla carta, di Glorkian Warrior sta nella collaborazione tra James Kochalka, talentuoso artista autore di fumetti e Pixeljam, team indie a cui si devono titoli come Dino Run e Potatoman. Un connubio che ha dato vita ad un bizzarro mix tra uno sparatutto classico in stile Galaga, elementi platform e un cartone animato, con una dose massiccia di humor. Una ricetta interessante, ma sufficiente per giustificare i 2,69€ richiesti?

Tre occhi sono meglio di due

Dall'epoca della presentazione su Kickstarter le cose sono cambiate parecchio per Glorkian Warrior: in principio infatti la componente platform avrebbe dovuto essere molto più marcata, con uno sviluppo verticale dei livelli. Ci sarebbero dovute essere sezioni in stile Canabalt, così come livelli dotati di uno stile grafico pixel art più vicino alle esperienze di Pixeljam. Infine, sarebbe dovuto apparire su PC e Mac, ed eventualmente anche su Linux. Ma in quattro anni mutano un sacco di cose, altri progetti vanno avanti, le idee nuove soppiantano le vecchie, e il mercato indica con più precisione l'ambiente di sviluppo ideale. E così Glorkian Warrior è diventato un gioco iOS (nonostante la conversione PC/Mac non sia esclusa) e le sue velleità di comprendere e comprimere tutte quegli elementi di gameplay diversi si sono più realisticamente ridotte e semplificate. Il risultato è quindi, fondamentalmente, uno sparatutto che richiama i grandissimi classici del genere, come il già citato Galaga: scopo del gioco è muovere il protagonista, appunto il bizzarro Glorkian Warrior rosa, a sinistra o destra cercando di abbattere gli invasori alieni di varie dimensioni e forme senza farsi centrare dai loro proiettili. Tutto ciò grazie ad un comodo zainetto parlante in grado di sparare in maniera automatica dapprima semplici colpi, e poi eventualmente attacchi sempre più complessi ed efficaci raccogliendo i relativi bonus. Ma non sono le uniche cose da recuperare, perché gli alieni eliminati possono anche rilasciare dei gustosi crackers (sì, esatto) attraverso i quali sbloccare oggetti ed elementi aggiuntivi. Dicevamo degli elementi platform, ma in realtà di tratta soltanto di un abbozzo che si limita a garantire la facoltà di effettuare dei salti, tramite i quali eliminare i nemici che camminano a terra semplicemente balzandogli in testa in stile Super Mario. Peccato che il sistema di controllo abbia qualche problema a gestire questa azione, rendendola spesso inutilmente complicata. Se quindi Glorkian Warrior è un titolo molto immediato e semplice nelle meccaniche, questo non significa che non si tratti di un gioco impegnativo: al contrario, Pixeljam ha voluto settare il livello di difficoltà decisamente in alto, dando vita a un prodotto destinato a garantire frequenti e numerose morti ai giocatori. Benché l'eroico guerriero sia in grado di sostenere un paio di colpi infatti, la barra di energia si può ripristinare solo grazie alla raccolta di rarissimi e infrequenti cuori extra; già dopo pochi minuti inoltre, lo schermo tende a riempirsi di alieni tanto numerosi quanto pericolosi, coi vari tipi che sono distinti da pattern di movimento e attacco diversi. La necessità di stare sempre all'erta e con gli occhi ben spalancati è quindi fondamentale, ma anche così facendo non è assolutamente improbabile trovarsi ad affrontare diverse morti e tentativi nell'arco di pochi minuti cercando di migliorare il proprio record. Glorkian Warrior: Trials Of Glork - Il trailer di lancio

Invasione aliena

Consapevoli del rischio di ripetitività che un approccio simile avrebbe generato, i programmatori hanno avuto l'ottima idea di inserire un certo spazio alla casualità nello sviluppo delle varie singole partite, che di fatto non propongono mai le stesse situazioni per quanto riguarda le serie di alieni da incontrare. In maniera analoga anche la presenza di sfide, attraverso le quali ottenere crackers extra, contribuisce ad aumentare la varietà. Nel convincente e divertente gameplay sviluppato da Pixeljam sembra però esserci un passo falso, riconducibile fondamentalmente all'efficacia dell'arma "base" del protagonista: troppo debole e poco efficace, al punto da rendere molto frustranti le situazioni in cui ci si ritrova a poter contare solo con essa, dopo che il power up precedente (tutti hanno una durata prefissata) è scomparso. Una penalità a nostro modo di vedere eccessiva, soprattutto se avviene durante uno scontro impegnativo magari con un boss, e non necessaria di fronte al già consistente livello di difficoltà imposto. Dove invece Glorkian Warrior appare difficilmente criticabile è nella componente audiovisiva e tutto ciò che fa da contorno al gioco vero e proprio: a patto di apprezzare lo stile di James Kochalka, lontanamente paragonabile con quello di Matt Groening, il titolo sviluppato da Pixeljam è infatti un irresistibile condensato di umorismo demenziale sostenuto da una grafica coloratissima, dettagliata, non certamente sorprendente dal punto di vista tecnico ma straordinariamente ricca di carattere e personalità.

Pro

  • Divertente e con buona varietà
  • Humor e stile grafico irresistibili
  • Impegnativo

Contro

  • Qualche problema nei controlli
  • Difficoltà da equilibrare meglio

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