Tutto è cominciato poco dopo le 20.00, quando un gruppo di manifestanti si sono radunati di fronte alla centrale di polizia di Tottenham, per protestare contro l’uccisione del giovane Mark Duggan, membro della comunità nera del quartiere, ammazzato per mano di un poliziotto lo scorso giovedì 4 agosto.
Alle 20.30 ora locale, dalla folla sono cominciati a partire dei petardi-missile contro alcune autopattuglie della polizia, che si trovavano parcheggiate fuori dalla caserma, poi spinte in fiamme nel mezzo della Tottenham High Street, per bloccare il traffico.
Scene da guerriglia: giovani correndo per le strade con televisori rubati e carrelli del supermercato pieni di tutto quello che hanno potuto arraffare, automobili della polizia ed un autobus a due piani in fiamme, sirene di decine di ambulanze e grida di rabbia per le strade. Dal centro di Londra arrivano i rinforzi, elicotteri e agenti di polizia a cavallo, cercando di arginare la rivolta.
Gli agenti ricorrono anche ai cani polizia ed in risposta i rivoltosi sciolgono a loro volta i propri cani. Gli scontri proseguono con violenza. Decine di poliziotti si trovano già in ospedale.
Un residente affacciatosi su Tottenham High Street ha denunciato d’aver visto i manifestanti attaccare anche alcune persone a bordo strada, semplici passanti accorsi per cercare di capire cosa stesse succedendo. Un giovane è stata picchiato perché intento a registrare un video con un cellulare ed un altro perché stava parlando con un pompiere.
Lo scorso giovedì, il giovane Mark Duggan fu raggiunto da un proiettile ed ucciso in seguito ad un confronto a fuoco con gli agenti del commando Trident, un’unità speciale della polizia metropolitana di Londra, che lotta contro il crimine armato dalla comunità nera londinese.
Matteo Vitiello
AGGIORNAMENTO: LUNEDÍ 8 AGOSTO
Oggi gli scontri si sono spostati nei quartieri londinesi di Brixton, Hackney, Lewisham, Peckham, Clapham, Croydon e Ealing