Guest Post : Sri Lanka nel cuore … il mio viaggio di nozze

Creato il 06 agosto 2014 da Italianbychance

E’ con gran simpatia che oggi pubblichiamo il guest post di una nostra lettrice, Maria Rosa, che ci ha contattato per condividere con noi il suo viaggio di nozze in Sri Lanka.

Circa quattro mesi fa, ho concluso il mio primo viaggio in Sri Lanka, una terra davvero meravigliosa. L’occasione è stata il mio viaggio di nozze, io e mio marito volevamo provare un’esperienza diversa dal solito e affrontare un viaggio in una terra ancora inesplorata per noi, l’Asia. Dopo aver fatto visita a varie agenzie di viaggi con prezzi davvero esorbitanti, abbiamo deciso di provare ad organizzare un viaggio fai da te – lowcost … un’esperienza impegnativa ma molto divertente!

Partenza da Milano Malpensa, scalo a Doha e in circa 12 ore siamo atterrati a Colombo.

Nella nostra prima tappa abbiamo soggiornato in un hotel economico del centro, non l’abbiamo scelto con particolare attenzione visto che ci dovevamo trascorrere solamente un paio di notti.

Colombo è la città più grande del paese, a volte è frenetica e rumorosa ma offre davvero molte cose da fare e vedere: il Bazar di Pettah per esempio, è un posto dove si può assaporare la vita locale, il Parco Viharamahadevi, la Art National Gallery e tanti splendidi templi e moschee. La Capitale riesce a chiudere in sé stessa tutti i colori e culture che costituiscono l’isola, fondendo tutto ciò in una sorta di mosaico di mercatini, giardini ed edifici di ogni stile. Un grandioso connubio tra passato e presente, tra Oriente e Occidente, con un fascino del tutto particolare, quasi eccitante.

Siamo rimasti a Colombo per tre giorni. Da qui il nostro viaggio è proseguito in treno per Anuradhapura, antica capitale dello Sri Lanka.

Il viaggio in treno è durato all’incirca quattro ore. Anuradhapura è classificata come una delle città monastiche tra le più grandi del mondo antico.
Anuradhapura, abbandonata nel lontano 1073, oggi è il luogo religioso e culturale più importante di tutto lo Sri Lanka, e grazie ai suoi antichi ruderi spirituali suscita quasi un timore interiore. Le spettacolari rovine della città sono una delle principali attrazioni di tutto lo Sri Lanka, noi siamo rimasti davvero a bocca aperta vedendo templi e palazzi che dimostrano come fossero avanzati i primi singalesi. Anche noi abbiamo potuto sederci sotto l’albero Bo, dove il grande Budda ottenne l’illuminazione, e abbiamo percorso il grande edificio di Jetavanarama Dagoba, dove un tempo vivevano all’incirca 1000 monaci. Per visitare l’intera area di Anuradhapura ci abbiamo impiegato quattro giorni.

Come ultima tappa del nostro romantico viaggio “on the road” abbiamo deciso di spostarci in taxi, e in circa un’ora e mezza, abbiamo raggiunto Sigiriya.
Questo luogo ci ha davvero trasmesso momenti indimenticabili! Una storia incredibile, vedute panoramiche, fantastiche opere di ingegneria…Sigiriya ha tutto!

Costruita nel V secolo dal re Kashyapa, il complesso della fortezza è composto da intrecci d’acqua e giardini di pietra, affreschi luminosi, il Mirror Wall e la porta dei leoni (Lion Gate) a metà strada fino alla struttura e i resti di un immenso palazzo arroccato sulla cima di roccia alta all’incirca 200 metri sopra la pianura circostante.

La leggenda narra che re Kashyapa usurpato il potere da suo padre fuggì dall’antica capitale di Anuradhapura verso la più sicura Sigiriya, dove regnò per 18 anni. Questo straordinario complesso di giardini, affreschi e rovine rimane incredibilmente ben conservato, tanto che molti sostengono sia l’ottava meraviglia del mondo(e come non essere d’accordo con loro!).

Conosciuto come il ‘re Playboy’, il re Kashyapa ospitava presumibilmente oltre 500 donne nel suo harem a Sigiriya, molte delle quali sono rappresentate in luminosi affreschi intorno alle pareti di roccia.

Purtroppo rimangono solo alcuni di questi disegni  ma quelli che rimangono sono incredibilmente dettagliati e vivaci: un risultato impressionante considerando che sono passati oltre 16 secoli di storia!

Con sistemi idraulici incredibilmente avanzati (alcuni dei quali funzionano ancora oggi) e avanzate abilità ingegneristiche questo sito patrimonio nazionale è semplicemente strabiliante… come hanno costruito questo senza elettricità o ingegneria moderna è difficile da capire!

Mi raccomando, se decidete di visitare questa meraviglia, affrontate la salita al mattino! Le scale sono molte e il sole cocente non aiuta. Ricordatevi di portarvi una borraccia con dell’ acqua (ne avrete bisogno in qualsiasi momento della giornata), scarpe comode e una fotocamera completamente carica, per immortalare ogni bellezza che si presenterà davanti a voi.

Nella parte superiore della roccia si trovano nidi di calabroni, e sono conosciuti per i loro attacchi se vengono provocati dai visitatori. Si può ridurre al minimo questo rischio arrampicandosi prima che i calabroni siano pienamente attivi (intorno all’ ora di pranzo), nonché evitando di fare un sacco di rumore che potrebbe disturbarli. Inoltre, tutti i visitatori possono indossare per l’ultimo tratto della salita degli indumenti appositi che li proteggano dalle loro punture. Non lasciatevi intimorire dai calabroni, perché la vista, i dipinti e la storia di questo sito sono incredibili e vale la pena far un po’ di fatica!
Anche se non riuscite a fare la salita, vale la pena visitare Sigiriya per i suoi giardini e la vista di cui si gode.

Per concludere in bellezza le nostre ultime notti abbiamo soggiornato in un grazioso posticino molto romantico, con una grandiosa vista verso l’ottava meraviglia del mondo. Avendo programmato in anticipo questa tappa abbiamo prenotato una camera con HotelsClick.com per lo Sigiriya Village, un piccolo cottage tranquillo e rigenerante. Dopo aver trascorso altri tre giorni a Sigiriya, siamo tornati a Colombo, per poi prendere l’aereo di ritorno a Malpensa.

Questo viaggio lo porterò per sempre nel mio cuore…

Maria Rosa


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