Abbiamo intervistato Pensie,
artista hip hop genovese
che dopo un album d'esordio prodotto da FatFatCorfunk
per la seconda volta presenta
un mixtape in freedownload da www.pensie.it
con l'obiettivo di fare conoscere la sua musica,
la sua vita nell'Arizona
(il nome del complesso di popolari dove vive)
e il suo punto di vista sull'hip hop.
1. Sei appena uscito con "Genova Reale", un mixtape su produzioni americane. Qual'è l'obiettivo di questo lavoro e cosa volevi trasmettere?
L'intento era quello di confermare per l'ennesima volta che Genova è sulla mappa e ribadire, se ce ne fosse bisogno, chi è che ce la mette.
2. Come ti sei avvicinato alla cultura Hip Hop e come è cambiato negli anni questo genere?
Ho iniziato ad ascoltare rap alla fine del 1999, grazie agli artisti major dell'epoca. In pochissimi mesi ero già immerso nell'underground e appassionato di tutte e 4 le discipline.
3. Sei tra gli artisti emergenti che stanno producendo di più negli ultimi anni, cosa ne pensi della scena attuale e della difficoltà nel farsi notare per le nuove leve nonostante i maggiori mezzi rispetto al passato?
Come ogni cosa, la diffusione on line della musica ha i suoi pro e i suoi contro. E' più facile arrivare alla gente, ma è più difficile distinguersi dalla massa. Do la colpa di questo alla superficialità dell'ascoltatore medio, che ancora oggi scredita la Cultura Hip Hop non riuscendo a scindere un rapper della domenica da uno serio.
4. Quali sono attualmente gli artisti italiani e americani che ti piacciono di più?
Per quanto riguarda gli Stati Uniti mi è impossibile dirti in maniera definitiva gli mc's che mi piacciono di più. Oltre ai big, nuove leve affiorano come funghi, e spesso con risultati stupefacenti. In questi giorni sto ascoltando Wiz Khalifa e Cory Gunz, ma è un caso, c'è tantissima roba di qualità.
Ultimamente mi sono riavvicinato al rap italiano, con piacevoli sorprese. Ho apprezzato gli ultimi prodotti di Johnny Marsiglia e Uzi Junker, per citarne due.
5. Quale è il tuo obiettivo con l'hip hop? Dove pensi ti possa portare la musica?
Non ho e non ho mai avuto ambizioni da mainstream. Sinceramente non me ne fotte un cazzo. Il mio obiettivo è sempre stato quello di migliorarmi, e sto continuando a farlo di uscita in uscita. Vediamo se la bravura mi darà un giorno da vivere. Altrimenti pazienza, sono io ad essere in debito con l'Hip Hop, non viceversa.
6. Negli ultimi anni oltre alla qualità della musica ha avuto un significato importante lo stile che contraddistingue gli artisti tra tanti, quale caratteristiche originali pensi che abbia il tuo rap?
Penso che la credibilità di strada e la ricercatezza nelle rime siano il mio punto di forza, e l'unione di queste due cose in unico mc credo risulti molto originale in Italia di questi tempi.
7. Perchè hai scelto il nome Pensie?
Pensie è l'abbreviazione di Pensiero, mio primo "a.k.a." di quando ho iniziato a fare rap. Col tempo in tanti hanno cominciato a chiamarmi con l'abbreviazione e così ho deciso di scegliere Pensie per l'uscita dei primi prodotti ufficiali. Pensiero non esiste più. E Pensie si legge come si scrive, con la E finale.
8. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho sempre nuovi progetti in testa. Ma non è ancora il tempo di rivelarli :)
9. Segnala due dischi che ti hanno colpito di più degli altri nell'ultimo periodo.
Come ho detto prima, "Tempo Di Splendere" di Uzi Junker e "Sentire Non E' Ascoltare" di Johhny Marsiglia. Li ho trovati molto interessanti.
10. In Genova Reale ti definisci il re della scena genovese, come funziona lì il movimento hip hop?
A mio avviso non funziona. Ognuno fa il suo senza supportare gli altri, quindi io mi comporto di conseguenza. E sotto il palco vedo gli amici di chi è sopra. Comunque sia, tra mc's, writers, breakers e dj's c'è molta gente che lo fa con passione, quindi da quel punto di vista è una città viva. Comunque più che "il" re, mi definisco "un" re.
Intervista esclusiva per GugolRep.
Autore dell'intervista Massimo Tracalda.
Tnx @ Alessio Gatti.
Prossima Intevista???
Montenero della Dogo Gang!
GugolMen