Benvenuti alla guida all’autopubblicazione di Scrittevolmente.
Questa serie di articoli non vuole avere la pretesa di essere “un faro” nel difficile mondo editoriale, solo dare alcune dritte (dalle più basilari alle più complesse) allo scrittore che decide di auto pubblicarsi e di non essere edito da alcun editore.
In questa puntata vedremo CHI NECESSITA dell’autopubblicazione, i loro motivi e cosa ne comporta.
D: Chi necessita dell’autopubblicazione?
R: Tutti coloro che preferiscono non affidarsi a una casa editrice per la pubblicazione della propria opera, chi desidera diffondere a basso costo il proprio libro o ebook, chi ha siti dedicati alle raccolte antologiche o ne organizza sporadicamente, chiunque desideri codificare la propria produzione libraria.
D: Perché scegliere l’autopubblicazione?
R: Dipende. Se il vostro manoscritto è stato rifiutato da millemila case editrici un motivo serio ci sarà, per cui o andate a un corso di scrittura o auto pubblicate, ma è difficile che raggiungiate così un obiettivo.
L’autopubblicazione può essere utile per romanzi troppo brevi per essere accettati da editori, oppure per ebook distribuiti gratuitamente o a bassissimo costo per “farsi conoscere”.
Il blog che lancia il concorso letterario e non ha contatti con case editrici che possono pubblicare l’antologia può serenamente rivolgersi al POD (Print On Demand) per crearla e dare un segno tangibile ai partecipanti, qualcosa che non sia il solito ebook.
In sostanza la risposta è una sola: la si sceglie per vedersi pubblicati.
D: Quali sono i vantaggi?
R: Il totale controllo sull’opera, la creazione della copertina che si vuole, l’impaginazione preferita, la possibilità di un guadagno abbastanza elevato al netto del costo di stampa in caso di elevata vendita.
D: Quali sono gli svantaggi?
R: Se non si dispone di un editor che sistemi il testo il rischio è che una valanga di refusi e orrori grammaticali invada le pupille del lettore. Se non si è bravi con grafica e illustrazione sarà difficile avere una copertina accattivante (di questo parleremo nelle prossime puntate), inoltre tutta la pubblicizzazione dell’opera ricade sull’autore.
Autopubblicare, se fatto senza le dovute cautele, rischia di far gettare il proprio testo nel mare degli autori autopubblicati senza la speranza di risalire la china.
Inoltre, se ci si ferma alla “facciata” del POD si rischia di non avere neppure un codice ISBN (Lulu.com ne fornisce gratuitamente uno americano, ma non valevole in Italia) se ci si rivolge ai POD italiani. In realtà il trucco c’è e ve lo sveleremo nelle prossime puntate.