Quando si partecipa ad un corso è
facile ricevere poi del materiale didattico che riprenda quello che è
stato spiegato.
Per i corsi di guida sicura questo non
è proponibile, il mio consiglio è di saltare in moto e continuare a
ripetere i gesti fino a quando non diventano automatici.
Il nostro cervello, infatti, ha bisogno
di allenamento altrimenti continua a fare quello che ha sempre fatto.
Se pensate ai grandi sportivi, per affinare la loro tecnica non fanno
altro che ripeter il gesto. Avete mai visto sciatori o motociclisti o
piloti di formula uno che prima di una gara, spesso ad occhi chiusi,
ripassano il circuito mimando alcuni gesti? Lo fanno proprio per
rendere famigliare al loro cervello quello che dovranno fare, per far
sì che il loro cervello riconosca la cosa giusta da fare come quella
“più immediata” fra le mille opzioni possibili.
Però vediamo un po' di ripassare
quello che Mattia ci ha spiegato. Intanto ripeto che quello di
domenica 6 maggio era un corso di guida sicura, non un corso di guida
sportiva camuffato da guida sicura, come a volte accade.
Partiamo dalla posizione in sella,
regolatevi tutto ciò che è possibile in modo che tutto vi sia
famigliare. Le moto nascono con impostazioni standard ma sono
tantissime le regolazioni che potete fare, specialmente su manubrio e
leve. Allenatevi a mantenere una posizione ottimale, a sentire i
pedali, specialmente quello del freno posteriore.
Ricordatevi anche quello che abbiamo
imparato sulle traiettorie. Sfruttate la strada ma fatelo con
intelligenza, usate la vostra carreggiata per assicurarvi maggiore
visibilità della curva e massimo spazio di manovra. Attenzione! I
margini delle carreggiate spesso nascondono delle insidie, il
brecciolino. Fate attenzione.
Importante anche lo sguardo, la moto
andrà sempre dove state guardando. Ecco perchè per evitare un
ostacolo non dovete guardare l'ostacolo ma la via di fuga, altrimenti
vi dirigerete inevitabilmente verso l'ostacolo.
Guidate cercando di tenere la moto più
dritta possibile, usate le spinte sulle pedane e il peso di testa e
spalle per far girare la moto in curva. Ricordate, più la moto è
dritta maggior margine avrete per aggiustare in caso di necessità.
Più siete stesi e meno margine avrete per curvare. Molti di voi sono
capoccioni e quindi il solo peso della testa vi potrebbe bastare per
farvi fare delle belle curve in sicurezza.
Bene, altra importante lezione: il
freno posteriore. In estrema sintesi il freno posteriore è il
miglior amico del motociclista.
Infatti, se il freno anteriore permette
di fare frenate importanti (anche perché spesso monta due dischi di
dimensioni maggiori) quello posteriore permette di guidare la moto
dentro le curve. Infatti acquisire sensibilità nell'uso del freno
posteriore vi permetterà di correggere traiettorie e di usare il
motore a regimi sempre ottimali.
Per ora ci fermiamo qui, la seconda
dispensa, con il resto delle info sarà presto
in
edicola.....su questo blog.
Buona strada