Santa Maria a Monte, un grosso paese che occupa il vertice d'una fertile collinetta che s'innalza sulla destra del canale dell'Usciana, fu uno dei più importanti castelli del Valdarno Inferiore.
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Della sua rocca, che occupava la sommità della collina attorno alla quale gira come una ghirlanda il caseggiato, non restano che poche tracce, come pochi resti avanzano delle mura e delle torri, una delle quali serve oggi di campanile alla chiesa collegiata di S. Giovanni Evangelista.
Questa, di remotissima origine, conserva all'esterno resti della sua originaria struttura; ma in essa più che altro importa osservare due oggetti che ne adornano l'interno, reso insignificante dalle moderne trasformazioni: il pergamo ed il fonte battesimale.
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Al di là di S. Maria a Monte, sulla vetta di un'altra collina è Montecalvoli, ridente borgata che fu un giorno castello de' Lucchesi. Fra questo castello e la bella villa di Montecchio, un giorno Grancia dei Certosini, è un ponte moderno che attraversa l'Arno e che guida direttamente a Pontedera.
( Guido Carocci, Il Valdarno da Firenze al mare, 1906 )